politica

I comunisti dicono no a un biogassificatore nell'altopiano dell'Alfina

venerdì 30 gennaio 2015
I comunisti dicono no a un biogassificatore nell'altopiano dell'Alfina

"Diciamo un secco no e siamo fortemente dubbiosi noi e l’opinione pubblica di Castel Viscardo e territori limitrofi sulla centrale biogassificatore di prossima costruzione in Località Frantoio nella piana dell’Alfina nel comune di Castel Viscardo, per una volta tutti uniti, contro l’amministrazione di Castel Viscardo facendo scudo a difesa di quella che, nonostante tutto, resta una delle zone più belle e apprezzate dell’Italia centrale. Il sindaco deve spiegare all’opinione pubblica del perché tutto ciò sta passando in sordina senza dire nulla ai cittadini". Così il segretario del PcdI dell'Orvietano Ciro Zeno interviene in merito al progetto.

"Noi - dice - non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti di chicchessia ma manifestiamo in modo assolutamente contrario riguardo alla questione in oggetto. Vorremmo capire come il Comune ha definito il progetto compatibile con la vocazione dell’area. Chiediamo fortemente per tanto che Il prossimo passo dell’amministrazione e del sindaco, condiviso con i cittadini, sarà approvare una delibera di consiglio contraria a questa decisione di autorizzare la costruzione di questo Biogassificatore. Il nostro no è fermo e fermo resterà.
Non pensiamo che non ci debbano essere delle paratie fra chi governa Castel Viscardo e i cittadini, nascondendo di fatto a questi la modifica al piano regolatore e dando l’autorizzazione edilizia a procedere verso la costruzione di questa tecnologia altamente impattante e invasiva oltre che per le emissioni, anche per la forte vicinanza al centro abitato. Noi non avremo un atteggiamento positivo per quest’impianto, non può più funzionare che si presentino dei progetti di questo tipo senza parlare con i cittadini.

“Il Comune dovrebbe spiegare ai cittadini” la crono storia delle varie cessioni che sono avvenute negli anni del terreno dove dovrebbe essere costruito il biogassificatore, chi è oggi il proprietario e di chi ha presentato il progetto. Nel frattempo il Partito Comunista D’Italia del Comprensorio Orvietano, coadiuvato da vari movimenti e associazioni, chiede un incontro pubblico immediato con il sindaco dove pubblicamente dia dei chiarimenti e dica pubblicamente no al progetto".