politica

Parcheggi coperti e bus turistici, "Identità e territorio" contraria agli aumenti

martedì 29 luglio 2014
Parcheggi coperti e bus turistici, "Identità e territorio" contraria agli aumenti

Non si allenta l'attenzione delle forze di minoranza su parcheggi coperti e bus turistici. "Identità e territorio. Per Orvieto" ribadisce in una nota la netta contrarietà nei confronti dei provvedimenti che dispongono l’aumento del 50% del costo orario dei parcheggi e l’incremento del 350% del ticket per alcune tipologie di bus turistici.

"Questi provvedimenti adottati senza nessun confronto con le categorie interessate – si legge - determineranno una fisiologica contrazione dei fatturati di tutte le attività commerciali ed imprenditoriali del centro storico, mentre produrranno incrementi minimali per le casse del Comune. Ma c’è di più: non vorremmo che questi provvedimenti pongano le premesse per ulteriori incrementi in materia di parcheggi. Il rischio vero, infatti, è che Germani e Gnagnarini per fare cassa aumentino il costo degli abbonamenti di Foro Boario e di Via Roma, oltre ad aumentare il costo orario delle strisce blu. Durante l’Amministrazione Concina si era costruito un modello nuovo per il settore della mobilità e dei parcheggi gestito direttamente dal Comune e che produceva per le casse comunali entrate molto rilevanti (circa 1.400.000 euro all’anno): allo stesso tempo quel modello aveva generato costi molto limitati per la cittadinanza orvietana e per i tanti lavoratori dei Comuni limitrofi che lavorano nel centro storico (ricordiamo che dal 1 gennaio 2013 venne dimezzato il costo annuo degli abbonamenti nei parcheggi insilati, passando da 600 a 300 euro per gli H24 e da 400 a 200 euro per gli H17)".

"Questo nuovo modello gestionale - prosegue - ha più che raddoppiato il numero degli abbonati, ha diminuito fortemente lo scempio della sosta selvaggia, ma soprattutto è riuscito – cosa fondamentale – a determinare un vero equilibrio ed un punto di incontro tra le necessità della Pubblica Amministrazione, quelle degli automobilisti residenti, quelle dei lavoratori da fuori Comune, quelle degli operatori turistici e quelle di coloro che vogliono passare qualche ora ad Orvieto. Negli anni in cui l’Amministrazione Concina ha governato si è costruito un modello di sosta e mobilità innovativo che aveva come fine ultimo quello di essere inserito organicamente nel sistema città. Non un modello fine a se stesso, ma un modello direttamente inserito in un progetto di città e collegato a tutti gli altri importanti comparti di cui il sistema città si compone. Oggi, per fare qualche decina di migliaia di euro in più, Germani e Gnagnarini vogliono distruggere quel modello e – cosa ancora più grave – vogliono stroncare quell’equilibrio costruito con il confronto tra i vari interessi diffusi e legittimi presenti ad Orvieto. Per tali ragioni intravediamo in questi scellerati provvedimenti, non solo il grave danno determinato dall’aumento dei parcheggi, ma anche la beffa di venire amministrati da chi non conosce affatto la città in tutte le sue varie articolazioni ed ha come fine ultimo e superiore solamente quello di gestire il potere".