politica

"Ri-governare Orvieto" con Laura Ricci Sindaca: Sociale, Sanità, Diritto alla Salute

mercoledì 21 maggio 2014
"Ri-governare Orvieto" con Laura Ricci Sindaca: Sociale, Sanità, Diritto alla Salute

Dallo “Stato sociale” degli anni Sessanta (welfare state), dalle politiche dirigiste proprie di una fase di crescita e di allargamento della base produttiva, si è passati, a partire dagli anni Ottanta, a una politica economica “neoliberista”. In particolare la legge 502 del '92, con l' istituzione delle Aziende, ha avviato un processo di degrado culturale (scissione tra sanitario e sociale, tra ospedale e territorio, tra fisico e psichico) e metodologico (centralità del budget e non dei diritto all'assistenza). È nel rimettere esplicitamente al centro questo diritto che una buona politica territoriale nel campo della sanità e del sociale segnerà, rispetto allo stato attuale, differenza e discontinuità. Intendiamo riprendere e valorizzare i principi positivi espressi dalle leggi di riforma 833, 194 e 180 perché racchiudevano i principi a cui vogliamo ispirarci: coinvolgimento, coesione, condivisione. Tali principi vanno assolutamente difesi – e in questo c’è un ruolo importante da giocare per il sindaco e per l’amministrazione del municipio - perché i principi di unitarietà, condivisione, partecipazione, appartenenza, mutualità, sussidiarietà, sono centrali per rendere il cittadino protagonista nell' obiettivo della salute. La valorizzazione della "cittadinanza attiva" (l'associazionismo, il volontariato, le organizzazioni senza fine di lucro che operano per beni di pubblica utilità), deve essere implemento, elemento di miglioria e supporto, dei servizi sanitari e sociali pubblici, per arricchirli e qualificarli, condividerli ed avvicinarli ai cittadini, e non, come è invece purtroppo spesso nell’attuale politica sanitaria, una copertura per la privatizzazione di servizi e contratti, precarizzazione di mansioni, dismissione di comparti sanitari pubblici. Devono essere principi promossi da Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali in rete, e integrati con il capitale sociale del territorio. Servizi Sanitari siffatti devono essere dotati di risorse adeguate, gestiti da dirigenti e operatori selezionati con criteri di trasparenza. La gestione delle Aziende USL non deve essere affidata esclusivamente ad un onnipotente “management” sanitario, comandato dal Direttore Generale di nomina politica (su questo sindaci ed amministrazioni possono pur parzialmente intervenire): devono essere invece istituiti organismi di rappresentanza consultiva formati da sanitari, cittadini, associazioni.
Questo è il modo di pensare prospetticamente il passaggio da un "welfare di Stato" ad un "welfare della società". I principi fondamentali ispiratori delle politiche sociali del Comune devono essere dunque quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della continuità, della centralità della persona, dell’efficienza, dell’efficacia e della trasparenza.

Persone disabili

L’obiettivo è migliorare la qualità di vita dei disabili, favorendo la loro vita indipendente e la piena partecipazione alla società.  È fondamentale avere un approccio nuovo e diverso che consideri il disabile non un peso per la comunità ma un'importante risorsa. Alcuni dei nostri obiettivi saranno: 

  •  Istituzione della Consulta per l’handicap composta da persone anche disabili.
  • Verifica dello stato delle barriere architettoniche e della mobilità dei disabili nella nostra città, coinvolgendo qualche persona disabile nella verifica e nel collaudo post-lavori.
  • Abbattimento delle barriere architettoniche del sito internet del Comune, che non risponde ai parametri dell'accessibilità (le barriere architettoniche esistono anche sul web).
  • Promozione del finanziamento di progetti miranti alla formazione e all’integrazione dei soggetti disabili, nell’ottica dello sviluppo di ogni potenzialità per la vita indipendente, con specifico riferimento ai progetti di vivibilità della casa per persone in stato di gravità.
  • Potenziamento del servizio di trasporto verso i centri diurni ed estensione ai luoghi di cura e riabilitazione.
  • Avvio di servizi di residenzialità per disabili, mirati al diritto della persona con disabilità di vivere in autonomia, rispondendo all’esigenza di molte famiglie di poter disporre di una vecchiaia non gravata da pesanti compiti assistenziali e di non doversi preoccupare di quando il figlio disabile resterà, eventualmente, senza genitori. Il Comune di Orvieto è in questo senso ente fondatore, insieme ad altri Comuni del comprensorio e dell'Amerino e ad altri soci privati, della Fondazione “Dopo di Noi” La Crisalide Onlus, fortemente impegnata a rispondere al bisogno di servizi residenziali e a promuovere il diritto all’autonomia per i giovani adulti con disabilità residenti nel territorio orvietano e narnese-amerino. Ci assumeremo, naturalmente, la prosecuzione di tale progetto.
  • Monitoraggio e interventi per il rispetto della legge 68/99 sul collocamento obbligatorio degli invalidi civili, a partire dai Comuni.
  • Monitoraggio e controllo dei permessi contraffatti o detenuti indebitamente.

    Servizi per l’infanzia e l'adolescenza

I servizi per l’infanzia sono strumenti oggi più che mai indispensabili per conciliare le esigenze familiari e occupazionali dei genitori lavoratori. L’amministrazione, in prospettiva, deve pertanto:

  • Incrementare gli investimenti nelle politiche sociali e favorire, anche con l'applicazione dell'indice ISEE e con eque tariffe, l'ingresso ai nidi e ad altri servizi per i più piccoli.
  • Questo significa anche favorire politiche di genere e di pari opportunità, permettendo di lavorare serenamente ai genitori .
  • Favorire la formazione di nidi aziendali e di altre forme di accoglienza per i più piccoli.
  • Promuovere e accrescere l'attività dello sportello psicologico presso i vari ordini di scuola, per garantire il diritto alla salute e a uno stile equilibrato di vita delle giovani generazioni.
  • Favorire nelle scuole le politiche  per la promozione di corretti stili di vita.

    Persone anziane

Le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione hanno una forte ricaduta sulla strutturazione dei servizi sociali. Risulta quindi necessario prestare attenzione alle esigenze della cittadinanza anziana in termini di assistenza e di supporto, ma anche in materia di attività ricreative e di iniziative mirate di tipo culturale, sociale e sportivo, in modo da valorizzare la persona anziana nel proprio contesto familiare e nel tessuto sociale come soggetto rilevante (Collaborazione con l'Unitre e altri soggetti per iniziative di tipo culturale, sociale e attività fisiche; promozione di progetti che favoriscano il contatto tra diverse generazioni). Alcuni obiettivi saranno:

  • Potenziamento di centri diurni per anziani e supporto di tutte quelle situazioni in cui le persone sole intendono continuare a condurre vita autonoma.
    Promozione e implementazione, in collaborazione con le ASL, dell'assistenza domiciliare integrata. 
  • Promozione del servizio di pronto intervento per piccole necessità a domicilio degli anziani soli (l'attuale Teleassistenza) in collaborazione con le organizzazioni di volontariato.
  • Sostegno e promozione di tutte le attività volte a prevenire l’isolamento e l’emarginazione delle persone anziane, favorendo l’aggregazione intergenerazionale (Orti Sociali, Circoli Ricreativi, Sportivi, Feste, ecc.).
  • Difesa dei lasciti De Solis e Piccolomini destinati ad anziani non autosufficienti.
  • Collaborazione con quelle strutture private e di volontariato che hanno avviato l'apertura di sportelli di ascolto e di centri per l'assistenza delle malattie degenerative del SNC come le demenze e la malattia di Alzheimer.

    Altro

  • Promuovere la crescita di attività extrascolastiche rivolte a minori con disagio per sostenere percorsi di integrazione.
  • Riaffermare la centralità del Consultorio Familiare.
  • Sostenere lo sviluppo di esperienze di economia civile e sociale attraverso la promozione delle cooperative sociali di tipo B e di imprese sociali.
  • Sostenere il vasto e prezioso tessuto del Volontariato orvietano, contraddistinto dalla presenza di associazioni numerose e bene organizzate.
  • Investire sulla valorizzazione dei Servizi Territoriali Distrettuali, intesi come punto cardine dell'integrazione socio-sanitaria dei servizi territoriali.
  • Dotare il Centro di Salute Mentale di risorse appropriate per fronteggiare il progressivo aumento dell'utenza e la complessità della domanda.
  • Vigilare sulla risposta e l'organizzazione dell'Ospedale di Orvieto e sulla sua configurazione, all'interno del Piano Sanitario Regionale, come Polo dell'Emergenza-Urgenza. 

Committente responsabile Claudio Fausti