politica

Il bilancio del Comune di Orvieto in sintesi

martedì 10 dicembre 2013

Dopo una discussione durata sette ore, il Consiglio Comunale di Orvieto ha approvato (11 favorevoli: maggioranza, 1 astenuto: Tonelli, 9 contrari: minoranza), come già illustrato in una precedente notizia, il Bilancio annuale di previsione per l'esercizio 2013, la relazione previsionale e programmatica per il triennio 2013/2015 e il Bilancio pluriennale per il triennio 2013/2015. Riportiamo di seguito altri particolari sulla seduta (fonte: Ufficio Stampa del Comune). 

Il Consiglio ha anche approvato l'emendamento presentato dal Sindaco e finalizzato ad assicurare un fondo più consistente a copertura dei rischi connessi al contenzioso pendente con BNL relativamente ai contratti di swap. L'emendamento modifica alcune entrate dei titoli I e III in ragione di una proiezione più aggiornata sui procedimenti di accertamento in atto, utilizzando fondi propri dell'ente che l'Esecutivo aveva accantonato per ristorare le imprese alluvionate e parte del fondo di riserva accantonati per un alleggerimento fiscale straordinario alle imprese produttive, nel rispetto del tetto previsto dalla legge (all'inizio della discussione, è stata respinta a maggioranza la pregiudiziale avanzata dal Cons. Evasio Gialletti volta a "rinviare la trattazione dell'argomento perché non ritenuto completo in tutti gli elementi". Respinta anche la risoluzione presentata dai gruppi di minoranza sull'immediato ritiro dell'emendamento del Sindaco per "consentire alle aziende danneggiate dall'alluvione di usufruire dello stanziamento già inserito in bilancio dalla Giunta").

Prima della votazione del bilancio sono state respinte a maggioranza (12 contrari, 9 favorevoli) le risoluzioni presentate dai gruppi PSI-PD-PRC relativamente a Tarsu e Imu. La prima tendente ad "eliminare l'applicazione della tassa su famiglie e attività produttive alluvionate", la seconda finalizzata alla "non applicazione della fascia più alta dell'Imu sulla seconda casa quando questa venga data in uso gratuito ai figli, quindi da considerarsi prima abitazione".
Poiché entrambe le risoluzioni impegnavano il bilancio corrente, la Giunta pur condividendo i temi affrontati si è dichiarata disponibile ad approvarle con alcune modiche del testo; il capogruppo del PD Cons. Giuseppe Germani ha invece dichiarato che non erano emendabili.

Il Cons. Pier Luigi Leoni per i gruppi di maggioranza ha formulato la seguente dichiarazione di voto allegata all'atto deliberativo del bilancio 2103:
"L'instabilità e l'intempestività della legislazione nazionale ha portato il Consiglio Comunale ad affrontare il bilancio di previsione 2013 ed il problema del riequilibrio pochi giorni prima della fine dell'anno.
Dai pareri del Collegio dei Revisori dei Conti emerge una residua problematicità dello schema di bilancio relativa ai cosiddetti 'fondi di garanzia' che il Collegio valuta insufficienti, non in base ad una puntuale disposizione di legge, ma ad un orientamento della Corte dei Conti divenuto più rigoroso col montare del fenomeno degli enti locali in dissesto, ancorché i fondi previsti per l'esercizio 2013 rispettano i limiti imposti dalla normativa vigente.
I sottoscritti considerano che il meccanismo della discrezionalità amministrativa, largamente presente nel procedimento di approvazione del bilancio dell'Ente Locale, comporta l'obbligo per il Consiglio Comunale di soppesare tutti gli interessi in ballo, a cominciare da quelli pubblici.
Nella materia dei fondi di garanzia, il Consiglio ha l'obbligo di valutare sia le esigenze di prudenza contabile, sia l'opportunità di non demolire servizi pubblici fondamentali di carattere sociale e culturale, sia la possibilità di bonificare definitivamente le finanze comunali con la procedura di riequilibrio pluriennale.
Tutto ciò soppesato e valutato, i sottoscritti ritengono che la soluzione adottata nello schema di bilancio proposto in approvazione, per quanto riguarda i cd. fondi di garanzia, oltre a rispettare gli obblighi di legge, sia la più opportuna perché evita gravissimi disagi sociali e, nel contempo, non comporta rischi per la stabilità finanziaria del Comune; anche in considerazione del fatto che la procedura di riequilibrio pluriennale proposta comporta, comunque, il ricalcalo nella massa passiva degli elementi di rischio e la possibilità di ripartire l'onere del riequilibrio su un arco di tempo che può arrivare al decennio, il tutto garantito dalla verifica e dal controllo della Corte dei Conti e del Governo.
In base a tali considerazioni i sottoscritti Consiglieri Comunali ritengono di esprimere voto favorevole alla proposta in oggetto".

Il bilancio di previsione 2013 in sintesi:

PARTE ENTRATA
L'Amministrazione ha deciso di mantenere il regime Tarsu e di non passare alla Tares. Come previsto dalla normativa la copertura totale del servizio, comporta un aumento del 19% della tariffa.

PARTE SPESA
Ulteriore contrazione dei costi del personale e blocco totale delle spesa eccedente i servizi essenziali fino al 31 dicembre.
Creazione del fondo svalutazione credito "Rifiuti Napoli" per 355.000 euro per la chiusura definitiva della partita.
Regolarmente costituito a norma di legge il fondo residui attivi ante 2008. Non sono previsti fondi per accantonamenti facoltativi prudenziali per residui attivi post 2008.
In precedenza, con atti di Giunta erano state confermate le tariffe cimiteriali per l'anno 2013 ed erano state determinate le tariffe dei servizi scolastici di mensa e trasporto per l'anno scolastico 2013/2014, era stata destinata la quota parte vincolata dei proventi per sanzioni alle norme del Codice della Strada, erano state variate le tariffe della Tarsu per l'anno 2013 e definite le tariffe e i tassi di copertura dei servizi pubblici a domanda individuale e gli oneri stimati derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati (swap).

Illustrando i contenuti del bilancio in un'unica relazione che ha toccato anche gli altri atti ad esso connessi, l'Assessore Piergiorgio Pizzo ha dichiarato: "siamo ormai ad un bilancio consuntivo. Ciò che è interessante vedere è il confronto dei bilanci così come si sono sviluppati negli ultimi quattro anni".
Avvalendosi di slide l'Assessore ha evidenziato come: "indebitamento dell'Ente sia sceso dagli oltre 54 milioni a circa 50. La capacità di estinzione dei debiti dell'ente è passata da circa 1,8 mln anni a oltre 2,5 mln annui. La spesa per interessi è passata da oltre 1,8 mln annui a circa 1 milione annuo. Il disavanzo di amministrazione scende dai 10 mln a circa 7 mln. Il risultato di esercizio passa da circa -7,8 mln a un sostanziale pareggio.
Il divario tra Entrate e Uscite passa da 4 mln annui a zero per effetto di risparmi dal punto di vista dei costi per oltre 3 mln, tra cui il costo del personale che passa da 8 mln a poco più di 6,5 mln con una riduzione di circa 50 unità; e per effetto di 1 milione di nuove entrate dovuto alla gestione diretta dei parcheggi da parte del Comune con il parcheggio di Foro Boario che passa da una perdita di circa 100 mila euro ad un utile di oltre 300 mila euro".
"L'emendamento al bilancio - ha aggiunto - segue quanto indicato dai revisori dei conti del Comune nella loro relazione al bilancio di previsione. Nel concreto, è una mini manovra per euro 370.000 circa l'1,5% delle entrate correnti. Tali somme reperite a fine esercizio, sono un grande sacrificio per la nostra comunità poiché erano state appostate in appositi fondi per ristorare le imprese alluvionate della Tarsu 2013 e per restituire alle imprese produttive una parte dell'IMU pagata sui beni strumentali. Sull'emendamento i Revisori si sono espressi modificando il loro precedente giudizio e accogliendo favorevolmente la proposta, anche se ritengono che la stessa non consente di superare completamente le criticità già evidenziate".


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