Verini (Pd): 'La riforma deve procedere ma senza creare disagi. Ascoltare i sindaci'
"L'applicazione della riforma della geografia giudiziaria - afferma l'onorevole Walter Verini, capogruppo PD Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati - presenta, come previsto, pesanti criticità anche nella nostra regione. Innanzitutto confermiamo la nostra contrarietà al decreto correttivo di qualche giorno fa, che ha ignorato la proposta del Pd, votata a grandissima maggioranza dalla Camera lo scorso 8 agosto, che chiedeva l'istituzione di presidi con funzioni di sezioni distaccate nelle sedi di tribunale chiuse. Ciò avrebbe significato e significherebbe, per esempio ad Orvieto, evitare la desertificazione giudiziaria e, al tempo stesso, l'intasamento e problematicità del tribunale accorpante.
Il Pd aveva poi proposto la creazione di presidi presso le sedi di sezioni distaccate che sono state chiuse (Città di castello, Gubbio, Assisi, Todi e Foligno) insieme all'ufficio del Giudice di pace da mantenere a carico dello stato, come presidi di prossimità.
In queste ore i processi di accorpamento stanno generando situazioni di confusione e di precarietà, con frammentazioni di archivi, depositi di fascicoli in luoghi diversi e dilazione ulteriore di procedimenti civili. Rispettare la scadenza del 13 non può, né deve significare creare caos e disorientamento.
Confidiamo nella grande professionalità ed esperienza dei vertici degli uffici giudiziari umbri, perché tengano conto della realtà, dei problemi, e delle stesse posizioni dei sindaci interessati, valutando anche insieme a loro la possibilità di operare i trasferimenti con la necessaria gradualità. Se si vuole mandare avanti la riforma, lo si faccia con intelligenza organizzativa e senso della realtà".
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