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Regolamento residenze anziani autosufficienti: Casciari "nessun condono, regole e controlli anche su strutture già funzionanti"

mercoledì 4 luglio 2012
Regolamento residenze anziani autosufficienti: Casciari "nessun condono, regole e controlli anche su strutture già funzionanti"

"Per le strutture per anziani autosufficienti che non sono in possesso dei requisiti minimi di abitabilità richiesti dalle legge non ci sarà nessun condono, ma al contrario, la Regione Umbria ha inteso disciplinare una materia che sinora non era sottoposta a nessuna regolamentazione regionale".

E' la risposta dell'assessore regionale al Welfare, Carla Casciari, alle osservazioni del capogruppo regionale della Lega, Gianluca Cirignoni, in merito ad una disposizione a suo avviso contenuta nella "Disciplina in materia di autorizzazione al funzionamento dei servizi socio assistenziale a carattere residenziale e semiresidenziale per le persone anziane autosufficienti".

"Il consigliere Cirignoni, seppur presente in commissione, ha attaccato la proposta di regolamento senza essere sufficientemente informato. Il comma da lui citato - peraltro già rimosso nell'ultima stesura a seguito di approfondimenti giuridici - riguardava il margine del 15 per cento di flessibilità per le strutture già funzionanti e non la concessione di abitabilità per le nuove che non è di competenza regionale e non viene citata nel regolamento autorizzativo".

"Con la proposta di regolamento regionale - ha aggiunto Casciari - la Giunta si propone per la prima volta l'obiettivo di regolamentare i servizi residenziali e semiresidenziali per anziani autosufficienti proprio perché in primo luogo vuole assicurare standard di qualità che rispondano ai bisogni della persona anziana autosufficiente e della propria famiglia salvaguardando l'autonomia delle persone e valorizzando le risorse solidali del territorio. Alla regolamentazione autorizzativa da parte dei Comuni seguiranno controlli, verifiche annuali e l'istituzione di un'anagrafe regionale delle strutture".

"Pertanto - ha concluso - oltre a porre regole cogenti e omogenee su tutto il territorio regionale circa i requisiti minimi strutturali, funzionali ed organizzativi di dette strutture, il regolamento in questione pone l'obbligo per i Comuni di operare una serie di controlli periodici e mirati a valutare sia la qualità dei servizi offerti alla popolazione anziana, che il permanere dei requisiti sulla base dei quali è stata rilasciata l'autorizzazione al funzionamento".