politica

Per D'Angeli e Turigliatto boicottare le Olimpiadi di Pechino per dare un segnale forte

martedì 18 marzo 2008
"Ancora una volta il regime cinese mostra la sua brutalità e la sua indifferenza ai diritti umani". Lo afferma Flavia D'Angeli, candidata premier di Sinistra Critica. "Come nel 1989 a piazza Tien An Men contro i propri studenti, oggi esibisce la repressione contro il popolo tibetano che tra l'altro avanza richieste del tutto moderate - prosegue D'Angeli in una nota chiedendo di boicottare le Olimpiadi di Pechino. - I paesi occidentali - continua - a partire dalla Ue, abbagliati dai lauti guadagni possibili con l'economia cinese hanno chiuso in questi anni tutti e due gli occhi, ripristinando normali relazioni commerciali". Secondo l'esponente di Sinistra Critica è giusto boicottare i paesi che non rispettano i diritti umani: boicottare le Olimpiadi, dunque, come strumento di pressione internazionale e anche per non dimenticare la repressione della dittatura birmana che continua inesorabile e che nessuno più vuole ricordare. Anche secondo Franco Turigliatto bisogna boicottare le Olimpiadi di Pechino. per "dare un segnale forte, mentre centinaia, forse migliaia di persone stanno morendo, e altrettante vengono imprigionate". Noi, "che abbiamo la falce e martello nel simbolo, pensiamo che il regime cinese (come quello birmano) vadano combattuti - conclude Turigliatto - il governo Prodi si vanta invece dei buoni rapporti con la Cina. Quello che sta succedendo è vergognoso".

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