politica

Il Consiglio regionale approva le linee strategiche del nuovo Piano dei Rifiuti

martedì 12 febbraio 2008
Fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime sul lavoro e linee di indirizzo per il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Erano questi i principali punti all'ordine del giorno dell'odoerna seduta del Consiglio Regionale. La mozione sulle linee strategiche del nuovo Piano Rifiuti firmato unitamente da tutti i capigruppo della maggioranza è stata approvata a Palazzo Cesaroni con 16 voti favorevoli e 10 contrari. Il documento indica nella diminuzione della quantità dei rifiuti, nell'incremento del livello di raccolta differenziata, nell'autosufficienza regionale, nella premialità per i cittadini virtuosi, nel riciclo e riuso, nella chiusura del ciclo dei rifiuti con impianti vocati gli obiettivi da perseguire. Il raggiungimento della diminuzione dei rifiuti dovrà passare attraverso il finanziamento di politiche mirate ad informare e sensibilizzare la popolazione, oltre alla promozione di accordi e contratti di programma con imprese che attuino progetti di riciclo e recupero dei residui della produzione industriale. Fondamentale sarà l'incremento della raccolta differenziata domiciliare e stradale che possa permettere, entro il 2011, un livello di raccolta pari al 60 per cento, sfruttando anche la leva tariffaria per premiare i cittadini virtuosi. Nella mozione del centrosinistra vengono anche evidenziate misure di riciclo e riuso del rifiuto, prevedendo per la chiusura del ciclo un sistema impiantistico di trattamento e smaltimento attraverso impianti vocati, che diano la massima garanzia rispetto alla tutela della salute e dell'ambiente e che garantiscano la sostenibilità economica con l'obiettivo di superare il conferimento in discarica. L'Aula ha invece bocciato (con 16 no e 10 sì) il documento presentato dai gruppi dell'opposizione che, dicendo no ai rifiuti da fuori regione, chiedeva tempi precisi per il nuovo Piano rifiuti; tempistiche (predisporre il nuovo Piano entro maggio 2008) e obiettivi certi per la raccolta differenziata e per la riduzione della produzione di rifiuti; eliminazione della raccolta indifferenziata e passaggio alla raccolta porta a porta; valorizzazione energetica delle frazione secca residua; chiusura e bonifica delle discariche esistenti; previsione di misure per lo smaltimento dei reflui zootecnici e per quelli dell'industria olearia. I rappresentanti dell'opposizione di centrodestra hanno sottolineato che gli obiettivi del Piano rifiuti tuttora vigente sono stati completamente disattesi: la raccolta differenziata non ha raggiunto gli obiettivi previsti dalla legge; non è stata affrontata la questione del camino unico e dell'incenerimento nei cementifici; la produzione continua a crescere più che nel resto d'Italia. Gli impianti che dovevano produrre cdr e compost di qualità erano vecchi, ora sono obsoleti, ed infatti non assolvono alle loro funzioni. Le discariche, che dovevano essere chiuse, sono invece ancora aperte, si avvicinano alla saturazione ed anzi verranno in alcuni casi ampliate.