politica

Ritiraste le deleghe all'assessore Amadei al Comune di San Venanzo. Dura protesta di Sinistra Critica

lunedì 18 giugno 2007
Saranno ritirate a San Venanzo, dalla sindaco Francesca Valentini, le deleghe al Turismo e all'Associazionismo all'assessore Giulio Amadei, fondatore nel comprensorio, insieme ad altri come lui usciti da Rifondazione Comunista, del movimento di Sinistra Critica. La decisione non è stata ancora formalizzata ufficialmente, ma la sindaco ha comunicato ad Amadei la sua intenzione con una lettera. La motivazione addotta è che Amadei, a suo tempo indicato come espressione del PRC sanvenanzese, non ha più titolo a restare in Giunta in quanto, nel frattempo, Rifondazione è uscita dalla maggioranza. Non sussistono più, dunque, le condizioni politiche – così si esprime la sindaco Valentini – e, a complicare ulteriormente il quadro, Giulio Amadei nel frattempo, essendo passato a Sinistra Critica, non rappresenta più neanche Rifondazione. Molto sferzante il comunicato stampa diramato da Sinistra Critica, che ritiene imperdonabile il ritiro delle deleghe da parte della sindaco considerando che, in questi tre anni, Amadei ha molto ben lavorato, portando a San Venanzo, di concerto con la Provincia, AGENDA 21 ed ECOMUSEO del PAESAGGIO, e creando un filo diretto con i numerosi operatori turistici del territorio. “Ci auguriamo, alla luce di lezioni come quella di Todi – afferma Sinistra Critica - che la delega al Turismo non vada ad arricchire l’inutile collezione del politico di turno, ma che venga riassegnata a un competente che sappia valorizzare il risultato odierno massimo Comunale di 650 posti letto/turista su 2300 posti letto/residente”. Secondo Sinistra Critica, dato il lungo lasso di tempo passato dall'uscita di Rifondazione dalla maggioranza – un anno circa – la motivazione addotta è una scusa e, quel che si vuole punire, è il fatto che Amadei rivendichi l'appartenenza politica piuttosto che voler essere considerato un “tecnico”. “Imperdonabile è infatti la non appartenenza di Giulio all’Unione – dichiara Sinistra Critica - non i risultati ottenuti, imperdonabile è fare senza 'gestire il consenso' rimarcando una abissale questione diciamo di stile: da una parte l'entusiasmo civico di Giulio nelle Istituzioni, dall’altra il Manuale Cencelli delle Segreterie, ancora più triste e fuori luogo perché applicato a scoppio ritardato”. “Termina così con freddi toni ufficiali, nero su bianco, l’esperienza amministrativa del compagno Amadei – continua la nota stampa diramata da Sinistra Critica - che provenendo dal movimento pacifista new global e dalle occupazioni dei casali demaniali del Peglia aveva aderito nelle ultime amministrative al PRC credendo alla linea bertinottiana di apertura a sinistra; un’apertura nei fatti mai avvenuta e che si è trasformata in tutta Italia in un aspro dibattito scandito da scissioni e batoste elettorali. Sfiduciato dal locale circolo del PRC, che si è sciolto poco tempo dopo, lui continua a lavorare con Sinistra Critica e proprio questo suo rivendicare l’appartenenza politica, invece di chiamarsi un 'tecnico', come si usa dire oggi da queste parti, fa da appiglio agli 'alleati' che non si sa a quale titolo danno e tolgono patenti di adesione al Programma del Sindaco, unico riferimento per Giulio”. “Sinistra Critica dell’Orvietano rinnova il suo sostegno a Giulio – conclude la nota diffusa - anche per il suo continuare a saper rappresentare gli affittuari del demanio, gli abitanti della sua frazione, la lotta contro la centrale eolica del monte Piatto, la lotta contro la svendita dei boschi e delle case demaniali, contro la Destra ipocrita e Papalina e il carrierismo di Centro- Sinistra. Quello che gli viene impedito di fare nelle Istituzioni, continuerà a farlo tra la gente, perché lì lui è soggetto politico e sociale riconosciuto da sempre, in fondo sono queste le Deleghe importanti, quelle a cui teniamo”.