politica

Un altro mondo è possibile: PRC si misuri con la nuova primavera praghese

giovedì 18 agosto 2005
di FAO, Comitato strada bianca, Comitato delle Valli del Chiani e Migliari
Il comunicato delle segreterie SDI-PRC in merito alla questione della cava di Benano, letto sui giornali telematici di Orvieto i giorni di Ferragosto, non può che definirsi scandaloso e certamente incredibile per un partito come Rifondazione Comunista.

La posizione falsamente istituzionale che traspare dal documento è, a dir poco, “pelosa”. C’è poco da stare nel chiuso delle stanze quando la piazza degli amministrati, argomentando in assemblee non silenti, prende la parola. Bene hanno fatto i DS, loro sì con un alto “senso istituzionale”, a “sporcarsi le mani” ed assumere posizioni conseguenti anche se “amare”, contaminandosi - come si è visto nel comunicato stampa conseguente alla sera di Benano - con le argomentazioni dei comitati e dei cittadini di Benano.

Ma in fondo perché tanto rumore e preoccupazione?

Il discorso che sta avanzando tra i cittadini è innanzitutto un secco “no alle cave impossibili”, individuate peraltro senza alcuna seria valutazione tecnico-scientifica dei costi e benefici che comportano. Non a caso né a Ficulle né a Benano era possibile realisticamente l’estrazione di inerti: nell’un caso per la franosità del terreno riconosciuta anche dalla provincia di Terni e dalla Regione Umbria, nell’altro perché l’area di cava avrebbe insistito su uno dei più grossi acquiferi della regione ( e non solo).

Ma ciò purtroppo è emerso solo grazie all’attivazione dei cittadini che hanno sconfessato così le conclusioni di affrettati e discutibili pareri degli studi tecnici coinvolti. In tal senso prima si chiude la partita di Benano e prima la Pubblica Amministrazione (qui calza a pennello l’alto “senso istituzionale”!) fa bella figura. Ed il sindaco Mocio lo ha perfettamente capito: onore al merito!.

Circa il futuro, in una regione a così elevato e propagandato tasso di sviluppo turistico- culturale-ambientale è ora che si avvii un serio dibattito in merito al ridimensionamento dell’eccessiva attività estrattiva (è paradossale che l’Umbria “cuore verde d’Italia” sia tra le regioni con la maggiore quantità di inerti estratti!) e, in prospettiva di medio periodo, alla riconversione di detta attività. Del resto questa stessa posizione è stata con estrema lucidità già sostenuta nelle settimane scorse dalla segreteria regionale DS (documento Bracco-Pesaresi) che al posto della cava di Benano propone di rilanciare il Parco “Gianni Rodari”, e la stessa recente legge regionale sulle cave va in questa direzione.

Dobbiamo andare avanti su questa strada anche a livello regionale, mentre per Orvieto è ormai non rinviabile costruire un modello di sviluppo alternativo eco-sostenibile che non privilegi, come ora, l’attività estrattiva così fortemente distruttiva della ricchezza ambientale della collettività e delle attività turistico-commerciali legate alla integrità del territorio, in cambio di pochi posti di lavoro spesso di breve periodo e non qualificati.
E’ su questo terreno del modello di sviluppo che si gioca la prossima partita e una forza come PRC crediamo non possa che misurarsi in relazione dialettica con la nuova “primavera praghese” che si è innescata ad Orvieto e di cui PRC pare non accorgersi, preoccupata solo di bloccare qualche suo consigliere aperto al dialogo del “nuovo” che avanza nella direzione di porre le basi perché “ un altro mondo è possibile” ( ma questo non è anche uno slogan di PRC ?).

Speriamo solo che verso i comitati di questa primavera praghese PRC non sia dalla parte di quelli che pensano di inviare i carri armati. Si è visto com’è finita: meglio il dialogo, specie per chi ha il potere.

Invitiamo i militanti e i dirigenti locali di base del partito a pretendere spiegazioni di questa posizione dei vertici orvietani in modo che PRC, che molti nei comitati guardano con simpatia e che hanno anche votato alle ultime consultazioni elettorali amministrative, trovi la forza interna di riscattarsi da questa brutta pagina di storia orvietana.

• F.A.O. –Forum Ambiente Orvietano
• Comitato Strada Bianca di Sugano
• Comitato per la salvaguardia e valorizzazione delle valli del Chiani e Migliari di Ficulle- Parrano

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