politica

Comitato trasversale per il Sì al Referendum. Luca Coscioni riduce l'alimentazione

venerdì 27 maggio 2005
di Laura Ricci
Mancano poco più di 2 settimane al voto referendario del 12 e 13 giugno, che chiama con 4 quesiti all’abrogazione di alcuni punti della legge 40/2004 sulla Procreazione medicalmente assistita. In particolare, dire Sì ai referendum significa chiedere la modifica della legge su quattro temi specifici: la salute e la libertà di scelta della donna, l’equiparazione dei diritti del concepito e di quelli della donna, la libertà di ricerca scientifica e la cosiddetta fecondazione eterologa (ossia la fecondazione realizzata grazie a un donatore o una donatrice esterni alla coppia). E ai referendum abrogativi si è giunti perché il centrodestra si è opposto, in Parlamento, a qualsiasi modifica della legge, respingendo gli oltre 350 emendamenti migliorativi che erano stati presentati anche a nome di alcuni importanti esponenti della comunità scientifica.

Si è formato anche a Orvieto un Comitato trasversale ORVIETOPERILSì per informare e approfondire - per mezzo di dibattiti, incontri pubblici, tavoli, distribuzione di volantini e di brochure anche porta a porta - questi temi che entrano nella sfera prettamente personale di ciascuno di noi, che toccano diritti fondamentali come la speranza di vita, la speranza di salute per una dignitosa esistenza: diritti di uomini e di donne, di malati violati dalla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita.
Al Comitato hanno aderito DS. RADICALI ITALIANI. PdCI. PRC. SDI. VERDI. ARCI. ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI. GINEPRO SOCIAL FORUM. CGIL e, ovviamente, diverse personalità del mondo politico, scientifico, culturale e professionale.
Le adesioni al Comitato posso essere inviate all’indirizzo e.mail orvietoperilsi@yahoo.it
In notizia correlata sono riportati i nomi dei primi sottoscrittori.

Il pericolo maggiore, in questo momento, non è tanto un onesto confronto sul Sì o sul No, entrambi legittimi in una società democratica, quanto il massiccio richiamo all’astensione che mira a non far raggiungere il quorum e che, di fatto, del no è una posizione moltiplicatoria. Ci chiediamo infatti quale par condicio si instauri, ad esempio, in un dibattito televisivo come quello recentemente condotto da Vespa, dove par condicio significa dare la parola a 2 esponenti per il Sì, 2 per il No e 2 per l’astensione: di fatto lo consideriamo un 4 a 2, una negazione sostanziale della par condicio.
“ Solo non astenendoci – affermano gli aderenti a ORVIETOPERILSì - ciascuno di noi potrà impedire l’offesa, dolorosa e gravissima, della dignità di milioni di malati e di coppie sterili. Dinanzi a questa ultima, angosciosa possibilità il Comitato sente l’urgenza di impegnarsi per battere l’astensionismo, chiedendo sempre e soltanto il più libero e corretto confronto di tutte le posizioni in campo, per permettere ai cittadini una scelta consapevole: in definitiva, conoscere per deliberare”.
Raggiungere il quorum al referendum – continua il documento costitutivo - è decisivo, come è decisivo che vincano i 4 Sì:
1. Votare sì per liberare la ricerca e la speranza di cura di milioni di malati;
2. Votare sì per la salute della donna, la libertà terapeutica e la libertà di scelta;
3. Votare sì per la dignità della persona contro il principio di equivalenza tra ovulo fecondato e persona;
4. Votare sì per la libertà di scelta delle coppie sterili e di portatori di malattie genetiche.

Non mancherò di esprimere in modo più articolato e approfondito la mia opinione, in quanto io stessa aderente al Comitato orvietano per il Sì.
La notizia più importante ora, e quella che trova la nostra testata solidale, è che dalla mezzanotte di ieri, giovedì 26, anche il nostro concittadino Luca Coscioni partecipa all’iniziativa nonviolenta dei radicali perché la campagna referendaria sia basata su una corretta informazione, in modo di garantire ai cittadini una scelta consapevole.
Coscioni, che come ben sappiamo convive drammaticamente da dieci anni con la sclerosi laterale amiotrofica, malattia degenerativa che lo rende paralizzato e che potrebbe essere curata, come appunto chiede uno dei quesiti referendari, se fosse abrogato il limite alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni sancito dalla legge 40, ha annunciato in una lettera a Marco Pannella la decisione di ridurre per due giorni di ¼ l’apporto nutrizionale. Costretto a nutrirsi tutta la notte con una nutripompa ingerendo circa 1400 kcal., Luca Coscioni, presidente di Radicali Italiani e dell’Associazione per la libertà di ricerca scientifica che porta il suo nome, ha intrapreso questa grave ed estrema azione di lotta, che comporterà l’ingerimento di 1050 kcal., perché sia affermato un principio valevole per tutti, e cioè fornire ai cittadini una corretta informazione sui referendum del 12 e del 13 giugno garantendo le condizioni per una scelta consapevole. Anche i radicali ternani, tramite un comunicato di solidarietà di Francesco Pullia, membro del Comitato nazionale, "ribadiscono ancora una volta il loro sostegno e la loro affettuosa vicinanza a Luca, imprescindibile punto di riferimento politico nazionale".