politica

Ulivo unito, unica speranza per la sinistra.

martedì 19 marzo 2002
Di fronte ad una platea numerosa ed attenta che ha riempito la sala dei Quattrocento del palacongressi, il capogruppo della Quercia al Senato Gavino Angius e l'ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato si sono confrontati ed hanno discusso sul futuro della sinistra. Amato ha esordito mettendo immediatamente in chiaro i termini della questione dal suo punto di vista: "O si procede verso una reale convergenza programmatica tra i partiti dell'Ulivo o il centro sinistra è destinato ad andare in frantumi, preda di troppe divergenze". Amato che proprio nella giornata di ieri aveva lanciato una sponda in direzione di Rifondazione Comunista, ha sottolineato la necessità di aprire un dialogo a 360 gradi, non solo con i rifondatori, ma anche con il mondo dei no global e con il movimento dei professori. "Il popolo della sinistra chiede al nostro schieramento di essere piu' a sinistra e cio' si è verificato anche negli altri paesi europei in cui si è affermato il centro - destra" ha aggiunto Amato. Angius ha invece insistito sulla "lezione" di Nanni Moretti, sottolineando l'esigenza di modificare la classe dirigente della sinistra, rendendola meno inamovibile e reale espressione della società civile. Molto articolate le critiche avanzate da Amato alla politica del governo Berlusconi contro il quale ha rinnovato l'appello alla massima mobilitazione a partire dell'iniziativa del 23 marzo. Secondo l'ex Presidente del Consiglio, le difficoltà strutturali delle piccole e medie aziende italiane non sono, ad esempio, da ricondurre solamente alla scarsa flessibilità del mondo del lavoro (articolo 18) o alla pressione fsicale, ma anche alle grandi difficoltà per accedere ai mercati finanziari interni.