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La vera opportunità: dare fiducia a chi ha voltato pagina

venerdì 14 giugno 2024

Sentir parlare di cambiamento, di innovazione, di svolte epocali chi per mezzo secolo ha beatamente governato in modo bulgaro le nostre terre risulta quasi pura ironia. Credo sia soprattutto per onestà intellettuale che se si vuol parlare di cambiamento, di rinnovamento e di un respiro diverso per la città di Orvieto allora è alla riconferma di Roberta Tardani che occorre guardare.

Dopo mezzo secolo di monopolio assoluto della Sinistra, la giunta Tardani si è presa carico con coraggio della gestione di una situazione cittadina di deciso declino e aggravata tra l’altro anche dalle problematiche scaturite dalla pandemia. Eppure Orvieto è a mio avviso molto più vitale di quando l’ho conosciuta ormai tanti anni fa. Una città lanciata verso il Futuro con una promozione turistica di alto livello, con progetti infrastrutturali che proveranno a sbloccare l’atavico isolamento in cui l’aristocrazia di Sinistra che l’ha sempre governata l’aveva condannata sinora.

Quello che conta nella gestione di una città è voler fare, saper fare e sapersi presentare cose in cui un sindaco come Roberta Tardani è una garanzia. I progetti della giunta Tardani sono sicuramente migliorabili, ma tra il fare e l’immobilismo che esprimono coloro che per cinquant’anni hanno spadroneggiato, Tardani rappresenta la sola garanzia per non ripiombare nel buio. Evocare ammucchiate per poter vincere il ballottaggio con la sola motivazione di non voler che vincano gli altri forse la mossa più grottesca.

Altro che congiunzioni astrali. Affidare la città a chi in un primo momento è avversario e poi in cerca di consensi propone alleanze un vero salto nel vuoto che Orvieto non merita. Invece di cercare aiuti negli elettori di altri candidati sindaco forse parlare di cose da fare per la città sarebbe meglio. Ma per farlo occorre voler fare qualcosa. Mentre invece sembra che l’obiettivo sia restare fermi. Immobili come la Rupe.

Un cittadino