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Mezzo italiano, mezzo cinese

martedì 31 marzo 2020
di Paolo Sambucini
Mezzo italiano, mezzo cinese

Pur essendo di nazionalità italiana, spesso mi capita di parlare con cittadini cinesi, presentandomi loro come cinese. Ovviamente la prima risposta è sempre la stessa: "Impossibile, non rassomigli ad un cinese". Ma dopo quasi trent'anni dentro di me mi sento half Chinese and half Italian, mezzo cinese e mezzo italiano.

Questo, forse, mi ha aiutato sia nel periodo della Sars a Pechino, nel 2003, ed ora a Guangzhou con il Coronavirus a superare tutte le problematiche che si sono venute a creare. Il rispetto per gli altri, il rispetto delle ordinanze, il rispetto per se stessi hanno prevalso. Tutti noi, in famigllia, abbiamo trovato dei lati positivi a questa esigenza, lasciando da parte tutte le negatività.

La figlia (il suo orario normale: sveglia alle 6.30 per andare a scuola, ritornando solo alle 22 a casa) finalmente può dormire fino a tardi. Il figlio, non dovendo andare al lavoro e non potendo vedere la ragazza, anche lui ha trovato lati positivi avendo più tempo per la sua passione, scrivere, oltre chattate in video interminabili con la ragazza.

Mentre per noi genitori potersi riposare qualche ora in più la mattina, ma soprattutto trovarsi a pranzo o a cena tutti insieme, cosa assai rara da quaste parti per colpa delle differenti attività. Quindi quanto più una persona riesce a rispettare le ordinanze, quanto prima le negatività spariranno e si tornerà alla normalità.                                                                   

Ciao Orvietani, siate forti e responsabili!