opinioni

Pianoforte

sabato 28 marzo 2020
di Fausto Cerulli
Pianoforte

E voi felici forse amici miei, miei quasi figli,
e Gianna e Francesco e gli altri
che mi affollano la mente e non vogliono
appesantirla con i loro nomi che troppo
ho pronunciato sgranando il mio rosario laico,
ma non voi felici, voi avete solo un sorriso
accogliente, voi siete maturati nel vostro
esilio prematuro come certe rose che
fioriscono quando gli altri fiori sono
appassiti o non si sono ancora
decisi a fiorire, e a rifiorire e a sempre
comunque essere fiori in fiore.
E questo vostro sorriso, non di figli
oramai ma di quasi padri, che non
vuole dettarci la speranza ma la
lasciare cadere su di noi, lentamente
lentamente come le dita sui tasti
di un pianoforte nell’adagio adagio
lento lento.