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La Cina è lontana

venerdì 20 marzo 2020
di Fausto Cerulli
La Cina è lontana

Nel mondo occidentale, il morbo dilaga e terrorizza. L’Italia ha superato il numero di decessi che sono stati riscontrati nella intera Cina da cui il morbo sarebbe stato diffuso. Un orrendo primato nazionale. E questo succede in tutto il mondo occidentale. Mentre la Cina sembra avere sconfitto il morbo. E allora dobbiamo chiederci cosa sia successo di particolare in Cina. Qualcuno, aduso alle teorie complottiste, potrebbe pensare che la Cina, con terribile cinismo, avrebbe voluto ammorbare il mondo occidentale per metterne definitivamente in ginocchio le economie occidentali quasi tutte capitaliste, e lo avrebbe fatto anche a spese della morte di molti cinesi, e questa tesi si addice perfettamente a chi considera il cinismo come una caratteristica del comunismo, o potrebbe pensare che la Cina abbia scoperto il vaccino contro il morbo e se lo tenga senza informarne gli altri, sempre per mettere in ginocchio le nostre economie, già non troppo floride.

Ma penso che ogni persona dotata di un minimo di buon senso possa e debba scartare questa ipotesi, anche perché in tempi di globalizzazione ci si salva tutti insieme o non ci si salva, nel conteggio finale. Altri potrebbe pensare che in Cina prevale il confucianesimo  e che dunque si sia trattato di una nuova guerra di religioni. Nel qual caso dovremmo pensare che Confucio abbia vinto la guerra e che Confucio abbia sconfitto il Dio degli occidentali. Ma allora sarebbero inutili le invocazioni alle troppe Madonne che hanno debellato nei secoli ogni morbo, la peste come il colera, eccezion fatta per quella che noi chiamiamo “spagnola” e che gli spagnoli chiamano “italiana”.

E in questo caso sarebbe opportuna una conversione di massa. Ma forse la spiegazione è più semplice anche se per il nostro orgoglio più scomoda. La Cina fa adottato da subito misure severissime che farebbero inorridire i nostri costituzionalisti che già considerano troppo restrittive le misure adottate nei paesi occidentali. In Cina hanno mandato i militari in ogni casa ad effettuare i tamponi, hanno mandato a misurare la temperatura a tutti, hanno messo soldati davanti ad ogni casa,con l’ordine di non far uscire di casa nessuno, mettendo in manette chi si fosse opposto e ricorrendo addirittura alla fucilazione, misura terribile ma non diversa dalla pena di morte o della decimazione che anche le democrazie occidentali, e la storia anche recente sta a dimostrarlo, nel caso di guerra.

Ed in Cina, ci piaccia o meno, hanno decretato un vero e proprio stato di guerra: a male maggiore rimedio maggiore. Ed hanno vinto la guerra, almeno per ora. Anche a rischio di compromettere la economia cinese, il cui Pil o come cavolo si chiama ha subìto un brusco rallentamento. E i cinesi se ne sono fregati  dello spread o come cavolo si richiama e di cui si nutrono i nostri oculati economisti. Si potrebbe in extremis pensare che la Cina abbia scoperto un vaccino e se lo tenga in tasca, ignorando che in tempi di globalizzazione o ci si salva insieme o insieme si crepa.

Bisogna dare atto che l’Italia ha compreso prima di tutti i paesi occidentali la gravità della situazione, cercando in buona fede di porvi qualche rimedio, grazie anche al nostro servizio nazionale che tutti ci invidiano e grazie al fatto che la nostra classe medica si è prodigata con assoluta abnegazione, ma non sono bastati gli inviti accorati a non uscire di casa o la minaccia di tre mesi di arresto, per altro ineseguibili o di una multa di trecento euro, per altro non riscuotibili,  ad impedire che la gente facesse i propri comodi , e che il numero dei decessi superasse quello della Cina. Capisco la obiezione: in Cina esiste una dittatura. Anche ammettendo che sia così, resta il fatto che in Cina hanno sconfitto il corona virus e noi occidentali no. E se è stato perché in Cina esiste una dittatura, ci vien fatto di concludere: questa è la dittatura, bellezza-,

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