opinioni

Caraffa

lunedì 18 marzo 2019
di Fausto Cerulli
Caraffa

E di voi, stagioni di memoria,
ricordo il grano stritolato,
e un ‘aia affollata per il rito
del vino e della mietitura,
e il profumo aspro delle ascelle
sudate delle donne dalle cosce
guardate, senza essere visti,
sotto il sipario delle gonne
semiaperto, ed un giovane
Bacco, vestito da ragazzo,
il suo gridare inni antichi
del vino e dell’ebbrezza
dedicata a qualche Dio.
Ricordo un giovane, così
simile che forse ero io,
raccogliere le more sulla siepe
come capezzoli di donna,
capezzoli da spremere,
gusto dolce di una estate
antica, e di vino bevuto
a sorsi da una caraffa
di maiolica grezza.
Ah, la tenerezza, la tenerezza
di una estate piena di addio.