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Pescatori

venerdì 15 giugno 2018
di Fausto Cerulli
Pescatori

Musica di onda che muore sullo scoglio.
voce implacata di gabbiani, forse Bolsena
all’alba, nel dormire degli altri.
Pescatori di speranze, dondolare
di barche alla brezza che viene
dal lago, quieto adesso, prima
dell’orgasmo di risacca, nessuno
sulla strada che conosce il lago
da quel sempre che è la vita
delle acque, immature impaurite
fantasiose. Solo incontro Lucia,
passo felpato, lei non ha fretta,
aspetta il sorgere dell’alba
per pregare qualche Dio
che lei conosce da sempre,
e se talvolta mi sorride
è come un abbraccio
che mi avvolge, Guardiamo
insieme il lago, lei che mi sa
indicare l’isola di Amalasunta
nella foschia che appanna
l’alba. Mi trascorre le vene
strana dolcissima quiete.