opinioni
Ortensia
lunedì 19 marzo 2018
di Fausto Cerulli
Parole spiegate al vento che le trasporta da lei,
e si annuvola questa sera. La sera che spreco
dopo una giornata donata a quel nulla
che mi riempie di fantasie, trapezi,
triangoli, la geometria dell’assenza.
Parole geroglifici scritture oscure
che il vento capisce e traduce
in profumo di ortensie, le magiche
ortensie di allora a Bolsena,
una cantilena di amori, impazza
la fisarmonica dimenticata,
e il violino gioca la musica
adultera; la vidi nuda, nuda
tutta, come uno frutto maturo, lei
donna dei pensieri cifrati,
abitatrice di mari soltanto
suoi, e ritorna ogni sera Amalasunta
con il principe drago.
E di questo parlano concitati
i pescatori pazienti.
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