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Olimpieri: "Galanello e la legge elettorale, qualcosa non torna"

domenica 18 gennaio 2015
di Stefano Olimpieri, Identità e Territorio
Olimpieri: "Galanello e la legge elettorale, qualcosa non torna"

Nel leggere alcune considerazioni pubblicate su un quotidiano con cronaca locale da parte dal Consigliere Regionale del PD Fausto Galanello c’è da rimanere di sasso. In buona sostanza, il Consigliere lancia – neanche tanto velatamente – alcune critiche alla Regione dell’Umbria in relazione alla marginalizzazione nella quale è stata ridotta Orvieto ed il suo territorio di riferimento, oltre a criticare la legge elettorale con la quale verrà eletto il nuovo Presidente ed il nuovo Consiglio Regionale e – soprattutto – mette un focus negativo sul fatto che quasi sicuramente ci sarà un solo collegio elettorale in tutta la Regione, determinando un ulteriore declassamento politico per i territori deboli e marginali come il nostro. Con questa presa di posizione il Consigliere Galanello ha sicuramente vinto il primo premio in ipocrisia politica: non è più accettabile, infatti, che Galanello – come del resto tutti coloro che fanno parte dei quadri dirigenti del PD e del centro sinistra più in generale – si ponga come difensore del nostro territorio quando lo stesso Consigliere Regionale del PD rappresenta quella realtà politica che ininterrottamente dal 1970 governa la Regione Umbria.

Sono decenni che la sinistra regionale depotenzia e marginalizza Orvieto ed il suo territorio senza che la sinistra orvietana abbia mai avuto un sussulto d’orgoglio o alzato una voce di contrarietà: anzi, la vera contraddizione sta nel fatto che, mentre le scelte fatte a Perugia (ed anche a Terni) facevano scivolare sempre più in basso Orvieto, alcuni “capi bastone” della sinistra orvietana avallavano quelle scelte scellerate in cambio di qualche poltrona o di qualche strapuntino. Sarebbe interessante che ci si ricordasse ad esempio del Consorzio Crescendo e della sua gravissima situazione finanziaria.

Di fronte ad un quadro d’insieme sempre più grave per il nostro territorio, causa anche e soprattutto della marginalizzazione nella quale ci ha relegato il potere regionale, Galanello cerca di costruirsi una nuova e linda verginità politica e tenta di “smarcarsi”, il tutto per dimostrare che se vi sono state delle responsabilità quelle stanno in capo ad entità terze come Giunta o Consiglio Regionale: come se lui non ne fosse un importante esponente.

Ed allora – al fine di non passare da stupidi – ci spieghi il Consigliere Regionale del PD cosa ha fatto la Presidente Katiuscia Marini per il nostro territorio in questi anni e ci spieghi se in questi 5 anni la realtà sociale, economica ed occupazionale del nostro territorio è migliorata o no: ricordando che quando si sta in maggioranza come lo è Galanello in Regione non ci si pulisce la coscienza politica facendo generiche interrogazioni o poco produttivi comunicati stampa. Da ultimo: sulla legge elettorale che il PD regionale sta predisponendo ad immagine e somiglianza dei poteri perugini, il PD orvietano non può indignarsi a posteriori, così come lo stesso Galanello non può dimenticarsi di essere Consigliere Regionale e di aver come prerogativa quella di far valere le proprie ragioni nelle sedi istituzionali e non sulla carta stampata.