opinioni

Alienazione

giovedì 14 novembre 2013
di Aramo Ermini

Mano a mano avanzava

il giovane ruscello,

vivo,

gorgogliante,

ma incontrò ostacoli insormontabili

lungo il suo andare,

montagne impenetrabili

rapide pericolose,

salti abissali.

Troppo per le Sue giovani forze solitarie.


Nessun dio lo soccorse,

chè il cielo è vuoto,

nè la Sua energia

se ne potè fabbricare uno,

la Sua natura a ciò refrattaria


Era spinto dalla forza della natura

il piccolo rivo e,

si scavò un'altro greto

lontano da se

lontano dalla vita


il corso naturale si inaridì

zolle di terra riarsa,

spaccate,

arbusti stentati,

rotti e radi.


Irreale il nuovo greto,

là ebbero corso

le forze selvagge e terribili della Natura.


Di Se non conservava neppure la memoria,

non era più vivo ma,

solo una parvenza.


Ora ,

dopo tanti anni,

di lontananza maligna,

il giovane ruscello

potrà forse rioccupare il Suo corso,

reale e vitale.

 

La terra riarsa e secca

potrà essere di nuovo irrorata,

rigogliosi cespugli,

e erba e fiori

potranno rinascere,

là dove era morte,

giovani vitelli se ne potranno pascere,

giovani cerve.


La Natura

madre e matrigna

potrà fare questo dono

al giovane rivo

che non divenne mai fiume.