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A chi mette paura la libertà? Il pericolo e la noia mortale del "politicamente corretto"

domenica 19 maggio 2013
di Aramo Ermini

Stavo preparando il pranzo al mio nipotino e per intrattenerlo nell'attesa avevo acceso la TV su Rai- YoYo, canale TV per bambini. Trasmettevano un cartone di Barbapapà che aveva come tema l'amore ed il rispetto per gli animali, nella fattispecie si parlava di corrida ed il toro si prendeva la giusta rivincita sul toreador cattivo.

Ho avvertito un po' di fastidio, sebbene, tengo a dire, molti anni fa partecipai attivamente alla campagna referendaria contro la caccia.

Le serie Barbapapà e Peppa Pig, lo dico per chi non ha bambini piccoli, sono cartoni animati che la fanno da padroni sulle TV per bambini e martellano su temi dell'attuale "politicamente corretto": rispetto e nuova considerazione della natura e degli animali, figura della donna rivalutata rispetto al suo ruolo tradizionale, altruismo, bontà...

Non sono insensibile a questi valori ma subito il pensiero è corso ad altri tempi, quando la Chiesa cattolica esercitava una egemonia presso che totale sulla società, sostituita poi per periodi più brevi dalle ideologie fascista e nazista e comunista.

La Chiesa Cattolica ha esercitato una egemonia quasi totale sulle società per lunghi secoli: chiese e conventi in ogni angolo, scampanio udibile nelle stanze più intime e in ogni angolo del territorio... Egemonia e controllo fin nell'intimo delle coscienze: la preghiera, lodi, sesta, vespri, compieta scandivano le ore della giornata; ai santi era ed è dedicato ogni giorno dell'anno; con la confessione si svelavano e passavano al vaglio i lati più nascosti ed intimi della persona; il catechismo, la messa domenicale...

Una occupazione "militare" del territorio geografico e delle coscienze. In ciò si affermava un enorme potere sulle persone singolarmente e sulla società nel suo insieme. Mi chiedo se un Dio ritenuto onnipotente abbia bisogno di questi mezzi.

Le ideologie moderne, sebbene di segno avverso, hanno riproposto una logica analoga. Il Nazismo, Fascismo e Comunismo, ad esempio, con le loro liturgie, i loro segni onnipresenti, la loro propaganda hanno parimenti occupato il territorio fisico e tentato di modellare le menti: l'uomo nuovo.

I moderni partiti, di qualsiasi orientamento, le moderne organizzazioni di massa non si sottraggono a questa logica: sezioni in ogni quartiere, occupazione dei mezzi di comunicazione di massa, propaganda... Tutta la nostra TV e gran parte della nostra stampa sono servi scocchi o interessati di questo andamento. Il pensiero laico contemporaneo non sa fare di meglio. Tenta di sostituire vecchie etiche con una nuova (pseudo-nuova) tentando di modellare le persone, martellando con TV e stampa su nuovi valori: ecologismo, salutismo, altruismo, psicologismo, nuova visione dei sessi... il "politicamente corretto" insomma.

La storia si ripete. In nome di un'idea che si ritiene giusta diversi orientamenti tentano, parimenti, di sagomare le menti e la società ed in ciò si affermano posizioni di potere.

Mi chiedo perchè un tale modello, regolarmente, si replichi, ne abbiamo bisogno?

Mi chiedo inoltre:
A chi mette paura la libertà?

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