opinioni

Dubbi e domande sulla raccolta differenziata

lunedì 28 gennaio 2013
di Cristina Parrini

Scrivo questa lettera aperta, perché vorrei condividere con i cittadini orvietani alcune mie perplessità sulla "nostra" raccolta differenziata.
Mi piacerebbe che il Comune di Orvieto ci spiegasse come vengono o verranno smaltiti o recuperati i rifiuti raccolti con il "porta a porta", visto che, nonostante la totale carenza di istruzioni per la separazione dei diversi materiali, i cittadini si stanno comunque impegnando a differenziare i rifiuti... ma si stanno anche chiedendo: "dove andranno a finire i nostri sforzi?" e, soprattutto: "i nostri sforzi saranno ripagati da una riduzione sulla tassa dei rifiuti?"

Cercherò di spiegare il perché delle mie perplessità, in maniera molto schematica, con la speranza di dare spunto a qualcuno che, magari, ne sa qualcosa più di me, ad aggiungere dell'altro o a correggermi laddove mi dovessi sbagliare.

1. Non è chiaro come e dove il Comune intende smaltire i rifiuti differenziati. Mi sembra che ci sia un problema, visto che molte famiglie gettano nei relativi sacchi alcuni materiali non idonei e, molto spesso, diversi contenitori sporchi (detersivi, residui di cibo, ecc.), contrariamente a quanto impone la normativa ambientale e l'Accordo Quadro ANCI-CONAI; senza contare, poi, che gli impianti di recupero rifiutano i materiali sporchi ed estranei!... ma la colpa non è del cittadino, ma del Comune che sul volantino "informativo" non ha fatto "informazione", ma si è limitato a riportare il colore dei sacchi e il programma dei ritiri. Mi sembra proprio che mancano delle indispensabili istruzioni di comportamento!

2. Ammesso che, facendo una nuova e più efficace campagna informativa (o magari con il tempo e un po' più di esperienza), il cittadino impari a separare e a pulire i materiali, il nostro Comune dovrebbe spiegare dove pensa di smaltire i rifiuti di plastica, visto che ha deciso di includere tra la plastica anche piatti e bicchieri usa e getta. La ritengo una scelta irresponsabile (anche se consentita dall'Accordo ANCI-CONAI), visto che quasi tutti gli impianti di recupero della plastica non accettano questo tipo di materiali plastici. Forse il nostro Comune, invece di mandare la plastica a riciclo, preferisce mandarla all'inceneritore?

3. Non capisco la scelta di effettuare la raccolta dei "multimateriali", visti gli elevati costi degli impianti di selezione e l'elevato rischio di rifiuto da parte degli stessi impianti per la presenza eccessiva di materiale estraneo... a meno che la scelta, di nuovo, non sia quella di mandare tutto agli inceneritori!?!?!?

Insomma, la domanda sorge spontanea: non sarà, per caso, che in Comune ci si è preoccupati solo di aumentare la percentuale di "raccolta" differenziata, senza fare anche "smaltimento" differenziato? Magari solo per evitare di pagare le multe per non aver raggiunto la percentuale di differenziata imposta dalla normativa?!?!? o magari perché si preferisce mandare i rifiuti agli inceneritori, invece che agli impianti di recupero? E i nostri sforzi dove vanno a finire? Il cittadino si aspetta di essere ripagato con una riduzione della tassa sui rifiuti, invece, con questo sistema, la differenziata comporta costi elevati e, quindi, la tassa può solo aumentare!!! Alcuni comuni gestiscono i rifiuti differenziati come materiali da riciclo e, quindi, come una risorsa economica, con degli effetti positivi sulla tassa dei rifiuti. Noi cosa facciamo?
Resto fiduciosa in un confronto costruttivo!