opinioni

Orvieto: pattumiera dell'Umbria

mercoledì 28 luglio 2010
di Monica Tommasi, Amici della Terra Orvieto

Orvieto è stata scelta come sito strategico e idoneo a ricevere i rifiuti di tutta la regione Umbria.
E' quanto emerso ieri ad Amelia con la presentazione del documento preliminare del Piano d'Ambito dell'Ati4 per la gestione dei rifiuti nel territorio della provincia di Terni.
Il piano dell'Ati4 va al di là delle indicazioni e degli obiettivi del Piano dei rifiuti della regione che già classificava la discarica di Orvieto come sito strategico per far fronte a punte impreviste di conferimenti ma non prevedeva possibilità di evoluzioni impiantistiche.
L'Ati4 invece prevede, non solo l'ampliamento dell'attuale discarica per 1.500.000 di metri cubi con un "intervento di sopraelevazione" passando da 9 a 10 gradoni (con l'immaginazione si può pensare ad un cappello sopra la discarica) ma anche la costruzione di una terza discarica "nella vallecola attigua all'attuale" per un volume iniziale di 1.600.000 metri cubi.
Da notare anche l'uso del termine "vallecola" al posto di calanco forse perché il D.Lgs 36/03 sui rifiuti vieta di costruire le discariche in aree dove l'instabilità dei pendii e l'erosione accelerata potrebbero comprometterne l'integrità, come appunto nei calanchi.

Nulla è stato detto in merito al "piano di gestione post-operativo" (chiusura della discarica) previsto dal D.Lgs. 36/03, sia dal punto di vista tecnico che economico. Di solito discariche grandi presentano problemi grandi, anche una volta chiuse.
Non è finita ancora, perché l'Ati4 afferma che la discarica potrà essere utilizzata anche dagli altri Ambiti Territoriali Integrati (Ati1, Ati2 e Ati3) di tutta la regione Umbria.
Quindi riassumendo in parole chiare Orvieto diventerà la pattumiera della regione Umbria, senza considerare poi tutti i rifiuti speciali che già arrivano da fuori regione.
Alla proposta di piano è seguito un dibattito tra i sindaci del territorio, le associazioni ambientaliste (che non erano state invitate), dei consumatori e di categoria e i proponenti del piano.

Il silenzio dei sindaci è stato assordante.
Non una parola di chiarimento dall'assessore Tardani che rappresentava il sindaco Concina e di domande di chiarimenti se ne potevano veramente fare molte. Gli unici contributi al dibattito sono stati il nostro, come Amici della Terra e quello di Confconsumatori di Terni. E' stato chiesto perché il piano preveda un unico scenario e cioè quello di aprire una mega discarica a Orvieto e un inceneritore a Terni (Terni Ena), peraltro facenti capo alla stessa società privata. Perché non si è fatto uno studio sulla possibilità di trovare altri siti idonei in regione che potrebbero essere anche migliori?( l'argilla non si trova solo ad Orvieto, anche nella valle di Amelia, di Guardea, ecc...)

Una corretta analisi di tutto il territorio avrebbe portato a scelte migliori anche dal punto di vista di costi-benefici; invece non c'è traccia nel piano di una vera valutazione costi-benefici, neanche sull'unica ipotesi di gestione dei rifiuti (discarica+inceneritore).
L'Associazione Amici della Terra darà il proprio apporto consegnando un documento che valuterà attentamente le conseguenze che queste scelte di piano avranno sul territorio a tutti i livelli, in maniera da discuterne alla prossima consultazione.

Il sindaco Concina e l'assessore Tardani dovrebbero spiegare ai cittadini quali saranno i benefici per Orvieto in seguito a questa decisione dato che al momento l'unica certezza è che questa città diventerà la pattumiera dell'Umbria.
Chiediamo pertanto al sindaco un incontro pubblico prima della prossima consultazione con l'Ati4 che si terrà ad Orvieto perché chiarisca quale è la posizione di questa amministrazione sulla gestione dei rifiuti e quali saranno le prospettive future del territorio orvietano e dei suoi abitanti.