opinioni

Le non-risposte della amministrazione comunale di Orvieto

giovedì 20 maggio 2010
di PD Orvieto

Le non-risposte fornite dall'amministrazione comunale di centrodestra alle nostre osservazioni confermano pienamente la sensazione di avere a che fare con un governo cittadino immobile, buono a subire i colpi e i dinieghi degli eventi.

Il Sindaco e l'assessore Zazzaretta dicono che sulle infrastrutture si sta lavorando. Bene. E su cosa, esattamente, si starebbe lavorando? Sul progetto della variante che dovrebbe stare in capo del Comune di Orvieto? Sul tavolo di coordinamento con la Provincia per la progettazione della viabilità di raccordo del Casello Nord? Non si dice nulla. Eppure c'è un accordo di programma con impegni precisi da parte degli enti firmatari. Ma il sindaco e l'assessore affermano che si sta lavorando. Siamo alle solite: "vedremo...faremo".

La vicenda dell'Osservatorio rupe è esemplare. Pur sapendo che al 31 dicembre le risorse ad esso destinate sarebbero andate in esaurimento, questa amministrazione decide di non fare nulla. Non si reputa la cosa degna di attenzione e non si avanzano proposte per garantire, in qualche maniera, continuità all'osservatorio. È il trionfo dell'inerzia: ed è questo, semmai, a destare stupore.

Sul bando TAC2 il Comune di Orvieto ha presentato in extremis un progetto per accedere alle risorse destinate al turismo congressuale. Era il minimo che poteva fare visti i requisiti vantati dalle strutture orvietane. Ma sul resto, meglio lasciar perdere. L'assessore al turismo, non pago di un rapporto con la regione quanto meno da rivedere, si è riservato oltre un mese di private riflessioni. Per carità, liberissimo di fare, come privato cittadino, quel che ritiene opportuno. Ma quando l'assessore esercita la funzione pubblica, un minimo di responsabilità dovrebbe esibirla. È infatti difficile indovinare gli effetti della sensibilizzazione verso i privati di cui può essere capace un assessore distratto da un mese di assenza.
A distanza di un anno, l'auto-isolamento del Comune di Orvieto comincia a manifestare limiti sempre più evidenti, e a nulla valgono gli improperi scagliati ora contro Perugia, ora contro Terni, ora contro il destino cinico e baro.

In merito al bilancio 2010, le nostre critiche prendono le mosse dall'incapacità della giunta a presentare una proposta compiuta. Anche in questo caso, le divisioni interne al centrodestra impediscono di arrivare ad una formulazione definitiva. In occasione di una delle ultime riunioni del "comitato politico", i consiglieri membri del PDL e di Orvieto Libera hanno contestato la stessa delibera che avevano prodotto il sindaco e la giunta e che accoglieva alcune nostre proposte. Concina è stato quindi costretto a ritirarla e, ad oggi, non ci è dato di conoscerne il destino. Dinanzi a questo comportamento irresponsabile abbiamo detto basta.

Il centrodestra è capace di formulare una proposta di bilancio dignitosa? Se è in grado di farlo allora metta le sue proposte nero su bianco. Altrimenti, si assuma la piena e totale responsabilità del commissariamento.

Non siamo mai venuti meno, come PD, al senso di responsabilità richiesto dalla fase attuale. Abbiamo formulato proposte concrete dichiarandoci disponibili, finché ci saranno condizioni adeguate, ad offrire un nostro sostegno tecnico anche per l'approvazione del bilancio di previsione 2010.

Abbiamo parlato di sostegno tecnico e non politico perché anche le recenti e scomposte esternazioni del sindaco indicano l'abisso tra il nostro e il loro senso delle istituzioni. E la proposta avanzata dal centrodestra di un bilancio fatto di soli tagli ai servizi e di tasse esemplifica l'idea insostenibile di città a misura del privilegio e della rendita. Noi pensiamo, invece, ad una città diversa: una città dei diritti e delle opportunità, una città accogliente che non misura capacità, talenti e meriti in base al solo portafoglio. Una città orgogliosa che accetta la sfida del futuro perché ha idee e progetti.