Bilancio, chi è costui?
"Sicut intra moenia, sicut extra moenia, sed cum judicio...". Così Adriano, utilizzando lo strumento passato alla storia con l'appellativo di "Responsum Principis", rispose al Proconsole Gaio Severo, governatore pro-tempore della regione meridionale dell'Illiria, che lo interrogava su come doversi contenere nell'amministrazione degli "Oppida" fortificati, dei territori conquistati e delle terre assoggettate.
In quel "...sed cum judicio..." è racchiuso un principio, valido ancora oggi, finalizzato al perseguimento dello scopo di rispettare le autonomie locali, assumere e adattare i provvedimenti di governo tenendo conto delle singole particolarità pur in un quadro generale di indirizzi unitari e, infine, esercitare le potestà sulle scelte decisionali avendo sempre a bussola di orientamento il sentire alto della responsabilità coscienziosa.
Non è mio compito, anche perché non ne sarei capace, di entrare nel merito contabile del bilancio comunale prossimo venturo ma, da semplice cittadino orvietano, mi permetto di indirizzare due teneri e carezzati ammonimenti, uno al PD di Orvieto e l'altro al Sindaco Concina.
Al Partito Democratico ribadisco quanto rappresenta una mia personale convinzione: in una fase decisiva per le sorti future della Città appare poco coerente, sul piano della correttezza responsabile di fronte alla popolazione tutta, tenere in una mano il "Kalumet della pace e dell'armonia" e nell'altra "l'ascia di guerra" o, più brutalmente, nella sinistra il ramoscello d'ulivo e nella destra una pistola puntata alla tempia.
Gli Orvietani mi appaiono disorientati e non comprendere appieno, perché in effetti foriero di potenziali equivoci, il significato ultimo di cosa realmente si voglia intendere con lo slogan "tempi tecnici ancora esistenti; tempi politici ormai scaduti".
Al Sindaco Concina mi rivolgo esortandolo a ben verificare la reale e schietta compattezza dei gruppi consiliari su cui poggia il suo mandato amministrativo e, poi, il grado di capacità operativa della Giunta di governo soprattutto nella figura, in questi frangenti centrale, dell'Assessore al Bilancio che, in tutta onestà, mi sembra assente e lacunosa. Nelle settimane in corso, il Responsabile delle Entrate e delle Uscite del Comune dovrebbe stare in prima linea ora dopo ora e minuto dopo minuto mentre, invece, la trincea offre di sé l'impressione di essere eccessivamente sguarnita e poco presidiata.
E' necessario convincersi, una volta per tutte, che bisogna tendere al "Bene comune" e non al "Bene totale", sulla cui sostanziale differenza si è intelligentemente soffermato il Prof. Barbabella, e che la balìa dell'altrettanto intelligentemente acuto Pier Luigi Leoni non è una bàlia o fantesca qualsiasi perché, al di là degli accenti, un conto è il latte, seppur nutriente, di una terza persona e un conto è il latte di una madre naturale.

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