opinioni

Coerenza critica nella candidatura di Loriana Stella

giovedì 18 giugno 2009
di Angelo Micozzi

Mantenere una coerenza, nella vita, presuppone una linearità di pensiero, che non sempre è possibile, soprattutto per chi si occupa, o si vuole occupare, della cosa pubblica. L'itinerario politico, di chiunque si candidi alla amministrazione del bene comune, non può prescindere da questa considerazione. Chi si propone per il cambiamento radicale, a tutti i costi, muove proprio da questo assunto, trasferendo sull'avversario la motivazione del malcontento. In questo periodo storico, la destra si offre al cittadino come la vera novità del panorama politico locale e nazionale, volutamente trascurando alcuni aspetti, che possono risultare fondamentali nell'esercizio del diritto di voto.

Prima questione: la mancanza di una coscienza critica, a favore di un pensiero plebiscitario fondato solo sul malcontento. Il voto a destra esalta questa tendenza, anzi la amplifica. Ma, così facendo, favorisce la rinuncia alla partecipazione attiva nella vita sociale e pubblica, da parte del cittadino, che rischia di degenerare nella completa delega politica. La delega in bianco è la soluzione più facile nell'immediato, quella che consente di non entrare nel merito e di non impegnarsi direttamente. Ma è anche la più rischiosa, perché manca delle vere motivazioni che sorreggono la vita in comune, ossia la solidarietà e la disponibilità a soluzioni condivise. In ogni caso manca dell'impegno, che ogni individuo dovrebbe spendere nella umana propensione al vivere sociale.

Seconda questione: il pensiero unico è facile preda (ma ne è anche la causa) del particolarismo e dell'interesse privato. A livello locale, per esempio, questo aspetto fa pensare al pericoloso connubio tra alcuni politici e lo smaltimento dei rifiuti. Il paradosso di questa trama sta nello scaricare sugli avversari i propri punti deboli, seguendo una tecnica di comunicazione codificata e promulgata a livello nazionale.

Terza questione (in contrapposizione alle prime due): la eterogeneità delle diverse forze politiche, che fanno parte della coalizione di Loriana Stella, sembra giustificata da opzioni ideologiche distanti tra loro. La difficoltà sta nel trovare una sintesi. In realtà, questo aspetto è molto più apparente di quanto sembra a una analisi superficiale. Infatti, ciò che muove le diverse anime della sinistra è la propensione verso il prossimo e la possibilità di trovare, nell'altro, la emancipazione interiore. In ultimo, l'anima della sinistra si riconosce nella capacità di elaborare un modello di vita solidaristico, anziché personalistico. Ciò che può essere definito "coerenza critica". Non è poco, soprattutto di questi tempi, nei quali l'essenza è sopraffatta dall'apparenza. In queste motivazioni vere riusciamo a trovare il raccordo condivisibile tra i contenuti originari della sinistra.

Quarta questione: che speranze abbiamo di un cambiamento sincero, nella nostra città? Forse quelle motivate da un senso di assoluta contrapposizione rispetto al passato? O quelle emanate da una partecipazione attiva del presente, senza rinnegare i valori fondanti della nostra democrazia, nel rispetto della libertà di ognuno? Il cittadino ha la responsabilità di affidare (e non delegare) ad altri il proprio futuro. Ma, prima ancora, egli chiede che la realtà si confronti con la politica e non con la seduzione di un cambiamento a tutti i costi. Occorre rendere esplicita la domanda di arte amministrativa, la quale si identifica con il lato interno della politica e trascura il lato esterno, quello degli atteggiamenti perentori e incontrovertibili, i quali non ammettono discussioni.

La nostra proposta: la politica che vorremmo è fatta di ascolto, di rispetto autentico e di pensiero immediato, ossia quello dell'interesse pubblico, tale da non trascurare l'essenza umana dell'individuo, dalla cui rivoluzione (interiore) nasce il progetto della res publica.

La proposizione necessaria è l'interesse di tutti. Non è utopia. Dipende dalla nostra volontà e dalla nostra partecipazione. Sostenere Loriana Stella, in questo percorso, significa anche accompagnarla nelle scelte migliori. Molto dipende da noi e da quello che possiamo dare in termini di regole nuove, controllo partecipato e obiettivi costruiti insieme alla gente. Un ritorno al confronto, fondato non sull'interesse, ma sull'interessamento tra individui, anche diversi tra loro, consentirebbe ai cittadini di vivere la cosa pubblica come il risultato di un fermento inedito e irripetibile, ma soprattutto identificabile con il benessere comune.