opinioni

Partito Democratico, dicci qualcosa di Sinistra e di Democratico!

domenica 15 luglio 2007
di Andrea Scopetti
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente”... Forse la grande particolarità della vita politica orvietana sarebbe riuscita a far cambiare punto di vista e prospettiva anche ad uno come Mao, portandolo, magari, ad affermare: “Grande è la confusione sopra la Rupe, la situazione è scadente”. Questa “virtuale” affermazione di Mao ben rappresenta l’attuale vita politica ed amministrativa della città. Stiamo per imboccare definitivamente la strada che ci condurrà al 14 ottobre, alla nascita del Partito Democratico e, ormai, si stanno scoprendo le strategie, le differenze, le sensibilità che dovranno confrontarsi dentro il partito nuovo. I segnali che vengono da un pezzo del futuro partito democratico non sono per me incoraggianti e tanto meno condivisibili. I passaggi di campo e di schieramento di personaggi come Fella prima e Morcella ora non possono rappresentare, al di là della stima che nutro per le persone, la novità e l’innovazione del Partito Democratico. Sanno molto di vecchia politica, di vecchie logiche, di vecchie strategie di riposizionamento del potere. Insomma, non credo che questo tipo di comportamenti, accomunate alla caratteristiche pasticcione e confusionarie di questa amministrazione, possano rappresentare un buon esempio e un buon viatico per la costruzione del Partito Democratico. Penso che la scommessa sia ben altra e di diversa portata. E’ necessario un Partito che, innanzitutto, riesca ad unire la Città in un momento così particolare, che riesca a porre le basi per la creazione di un nuovo sistema di sviluppo, che riesca a portare nuove persone ad assumersi la responsabilità del futuro del nostro territorio, che riesca a portare, anche da noi, quella innovazione e quella creatività oggi completamente assente. Pochi giorni fa, mentre scendevo con la funicolare verso Orvieto Scalo, mi sono trovato con alcuni turisti che, commentando la loro visita, parlavano di aver visto una “Città triste”: io penso ad un Partito che, valorizzando e riaccendendo tutte le energie inespresse, riesca di nuovo a far sorridere la Città, i suoi cittadini e i suoi visitatori. Questa, credo, è la scommessa di “sinistra e democratica” che dovrà raccogliere il Partito Democratico di Orvieto. Il 14 ottobre si confronteranno queste diverse visioni tra chi vuole costruire un Partito al servizio delle vecchie logiche e riposizionarlo sui vecchi schemi e chi vuole costruire un Partito al servizio della città e della sua innovazione, dei cittadini e del loro futuro. La partita è molto avvincente ed è già iniziata.