opinioni

Democrazia e Moderazione

giovedì 4 maggio 2006
di Carmelo Pagano
Mi è capitato di leggere l’editoriale “Il nostro non è un paese di moderati” e debbo ammettere che la confusione e l’incoerenza che vi sono contenute sono al limite del risibile. Ma desidero iniziare intanto con una precisazione. La percentuale della popolazione italiana che ha votato Forza Italia è del 23,7% e non del 23% come è stato scritto. La mia non è pignoleria ma una sottile provocazione. La differenza dello 0,7% non è da trascurare se si considera che l’Unione ha vinto le elezioni politiche con uno sparuto gap dello 0,6% e che tale esiguo vantaggio gli darà la possibilità di governare. So che la democrazia è una forma di governo nel quale la sovranità spetta al popolo che la esercita mediante i suoi rappresentanti liberamente eletti. Avendo io accettato la sovranità del popolo italiano, riconoscendo all’Unione il diritto di governare, mi sento di invitare la signora Di Loreto, autrice dell’editoriale, e tutti coloro che la pensano come lei di accettare liberamente che un italiano su quattro, mettendo in atto un suo innegabile diritto, abbia preferito dare il voto a Forza Italia. Moderazione vuol dire essere lontano da estremismi. Bene, visti i risultati politici ed il modo di comportarsi di tutti i componenti del mondo politico, si prenda atto che il nostro non è un paese di moderati! Abbiamo fatto una grande scoperta? Qualcuno evidentemente si! Del resto i recenti fatti accaduti (vedi il 25 aprile ed il 1°maggio), l’arroganza e la presunzione del popolo di sinistra di decidere chi debba partecipare (fosse anche la prima volta) ad una festa nazionale, dimostrano quanto ho appena sostenuto. Nell’editoriale tra l’altro si auspicano moderazione, sani principi cristiani che costituiscono la base di ogni democrazia e convivenza civile, la possibilità a ciascuno di avere uguali diritti, il rispetto per gli altri, il sostegno dei deboli ecc.. Vi è sostenuto “tutto” ed il contrario di “tutto”. Desidero sottoporre a chi mi legge questa domanda: “Una persona di età avanzata su una sedia a rotelle, sicuramente facente parte della categoria dei deboli, ha il diritto a partecipare a qualsivoglia manifestazione?” Domanda sicuramente retorica! Purtroppo il limite della democrazia è quello di consentire a chiunque lo voglia di non essere moderato. Pertanto, prendo atto della volontà della signora Di Loreto di pubblicizzare il suo voto all’Unione e le riconosco il diritto di esserne orgogliosa e responsabile, ma nello stesso tempo mi permetto di darle umilmente un consiglio: forse adesso che non è più una bambina come allora, ma una donna adulta, è opportuno ritornare nella sua grande parrocchia romana a rinfrescarsi qualche principio cristiano! Chiudo con una banalità ed un luogo comune di cui nello stesso tempo mi vergogno, ma che rende l’idea: “Tutti coloro, nessuno escluso, che credono di essere senza peccato scaglino la prima pietra!”