opinioni

Una nuova stagione. Lettera aperta al Sindaco

venerdì 19 agosto 2005
di Gianni Cardinali
Gentile Sig. Sindaco,
il dibattito sulla possibilità di insediare una attività estrattiva di basalto sull’Alfina sopra Benano, in poco tempo ha scatenato tanti di quei sussulti da imporre, direi, tutte le prese di posizione possibili, anche alla luce degli ultimissimi interventi sindacali.
Il fatto che i sindacati difendano i posti di lavoro esistenti e quelli in divenire è sacrosanto; lo è meno quando i loro interventi non sono contestualizzati alle caratteristiche di un territorio con certe vocazioni.
Stigmatizzare come risibile il problema di eventuali danni alla falda acquifera, visto che altre cave dello stesso tipo già ci sono, è veramente sconcertante: nella cava del Cornale a Casteviscardo, è evidentissima la presenza di acqua sul fondo “craterico” dell’attività.
Il problema della falda e dello sconquasso che possono provocare e provocano tutti i vari tipi di cave è ben noto e non vale la pena soffermarsi. Il problema più serio è quello del paesaggio invece, come se questa parola dovesse necessariamente confliggere con il lavoro.
Non capire che una nuova cava “voragine” non può esser fatta dove ce n’è già una “inferno dantesco” ad un chilometro in linea d’aria, dovrebbe essere interpretato come un “reato di pensiero”.
Continuare ad insistere, come una litania, sul fatto che non si può impedire lo sviluppo ed il lavoro conseguente in cambio di nulla è “criminale”.
Tanti anni fa, quando andava di moda squartare le vecchie case per aprire rimesse per le auto o bitumare le strade di “sampietrini” sempre per lo stesso scopo, sembra che a qualcuno venisse in mente di distruggere le casette accanto al duomo per sostituirle con “appartamenti” (l’etimologia della parola la dice lunga!) per i lavoratori.
Sappiamo che di queste scelleratezze dell’ignoranza, soprattutto nel sud, ne è piena l’Italia e non solo.
Ad Orvieto non è accaduto per fortuna, mentre è accaduto che divenisse il municipio con uno dei più alti indici estrattivi di inerti pro capite del nostro Paese.
Con conseguenze paesaggistiche che il WWF ha fatto conoscere a tutti grazie alla fotografia.
E’ noto che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: il paesaggio, con la natura e la storia, costituisce un grande patrimonio e si deve ritenere fortunato chi lo possiede di grande qualità e riconoscimento internazionale.
E’ fallita la prospettiva finta di una valorizzazione industriale dei rifiuti e sta fallendo quella che punta all’attività estrattiva, costi quel che costi.
Con Lei, il partito di maggioranza e solo qualche altro, è accaduto qualcosa che ha sorpreso nel profondo tutti noi abituati al decisionismo negativo.
Si è espressa una opinione positiva alla richiesta attenta, motivata, condotta con intelligenza, di un comitato di cittadini che vuole difendere il patrimonio, il paesaggio, il lavoro della storia e loro stessi.
Siamo sinceri: non ci interessa un tubo degli equilibri del centrosinistra, della coalizione, della contorsione parolaia del politichese tronfio e fastidioso.
Ci interessa avere sentito un Sindaco che con il sorriso ci ha detto che non vuole passare alla storia per colui che lascerà a Benano una nuova voragine.
Così si fa e così si deve fare: sicuramente i sussulti non termineranno in questi giorni, ma siamo convinti che è iniziata una nuova stagione.
Facciamo tutti in modo che continui. Noi siamo tra quelli che sostengono che Orvieto ed il suo territorio sono poco amati dai suoi abitanti. La vicenda di Benano ci spinge a ricrederci, sia sugli abitanti che sui Sindaci portatori di una certa casacca.
Con i migliori saluti ed auguri.
Gianni Cardinali