politica

Si può Fare! La proposta UDC per il bilancio: patto politico con rimpasto di Giunta e recupero di 6 milioni di euro. Alle Crete il terzo calanco

giovedì 14 gennaio 2010

Sabato 16 dicembre, alle ore 10,30 del mattino, l'UDC Orvieto presenterà, nella Sala del Governatore di Palazzo dei Sette, una sua ipotesi per il Bilancio 2010 del Comune di Orvieto curata da Massimo Gnagnarini. L'incontro, sotto forma di conferenza stampa aperta al pubblico, non è una semplice proposta economica, ma anche una vera e propria proposta politica, che prende spunto dagli ultimi eventi che hanno per così dire "immobilizzato" l'azione della Giunta Concina. Il blocco momentaneo del patto con Roma da parte del centro sinistra, infatti, e il conseguente ritiro delle pratiche su Sociale e Urbanistica da parte degli assessori del centro destra, è stato indice, secondo Gnagnarini, di quel rischio di veto incrociato che potrebbe ingessare sia l'azione amministrativa della Giunta che lo sviluppo socio economico della città.

La proposta, dunque, anche in vista di un drastico ridimensionamento della spesa e di nuove fonti di entrata atte a riequilibrare l'endemico disavanzo del bilancio del Comune di Orvieto (7/8 milioni di euro), è quella di un patto politico che potrebbe preludere a un rimpasto di Giunta, in vista della rappresentanza di tutte le forze politiche che al patto concorreranno.

Non mancano, conclusione politica a parte, ipotesi, numeri e cifre, sui due distinti binari del riequilibrio di bilancio - operazione prioritarie e urgentissima, afferma Gnagnarini - e dell'individuazione delle risorse per nuovi investimenti.  Secondo le schede approntate da Gnagnarini, scaricabili in pdf per chi volesse consultarle, circa 6 milioni di recupero potrebbero avvenire:

  • 1 milione dall'impugnazione del contratto swap della R. B. Scotland,
  • 1 milione 500 mila euro dalla revisione delle convenzioni con associazioni e enti culturali cittadini
  • 500 mila euro dalla riduzione delle spese di funzionamento dell'ente, dalla sospensione dei premi di risultato e dal taglio delle collaborazioni,
  • 1 milione di euro dalla gestione in proprio di alcuni beni culturali oggi in gestione (Pozzo San patrizio, Museo Greco, Torre del Moro, Orvieto Underground),
  • 1 milione di euro dalla mobilità e dalla gestione dei parcheggi,
  • 1 milione di euro dall'apertura del terzo calanco della discarica Le Crete (dato dunque per scontato) e da un nuovo impianto di produzione di energia fotovoltaica.

Per la ex Caserma Piave, invece, come pure per l'ex mattatoio, secondo l'UDC l'ipotesi migliore è la cartolarizzazione.