cultura

L'importanza delle radici: al Libro Parlante Susanna Tamaro presenta il suo "grande albero"

giovedì 10 dicembre 2009
di Davide Pompei
L'importanza delle radici: al Libro Parlante Susanna Tamaro presenta il suo "grande albero"

Centellina le apparizioni televisive e, per sua stessa ammissione, non buca lo schermo, lei che per dieci anni ha lavorato per la tv realizzando documentari scientifici. Insegna karate e con la sua fondazione è impegnata nel sociale, eppure dicono che sia schiva e isolata. Di opere ne ha pubblicate diciotto, sotto forma di romanzi, saggi e narrativa per ragazzi, ma, seguaci a parte, per il grande pubblico resta "quella di Va' dove ti porta il cuore". Nel bene e nel male è infatti, quello, il libro che l'ha eretta ad icona nazional-popolare in tutto il mondo, ma che, attirandole non poche critiche, l'ha resa anche più fragile e vulnerabile.

Mistica in una famiglia di atei, il trasporto spirituale di Susanna Tamaro ha conosciuto varie misure e sebbene fede e natura siano elementi onnipresenti in quasi tutto quello che scrive, è persona meno bigotta e autrice meno banale di quanto piace far credere. Di lei si è detto tutto, forse troppo. Ed oggi ha imparato a convivere con la critica letteraria che recensisce i suoi libri senza leggerli, preferendo ascoltare il giudizio dei lettori. "Questa fama di buonismo che mi hanno attribuito - scrive in "Verso casa" - non l'ho mai capita: sono libri terribili, i miei, sulla disperazione umana". A dieci anni da "Papirofobia", la scrittrice triestina, orvietana d'adozione, torna così al genere della favola per bambini, con un testo godibile anche per gli adulti, malgrado questi leggano alla luce di un consapevole e disincantato apparato culturale.

Il lancio de "Il grande albero" pubblicato da Salani a fine ottobre è stato accompagnato dal blog dedicato alle impressioni dei lettori http://ilgrandealbero.it/. Risultato: nella prima settimana, sono state vendute quaranta mila copie. Oggi pomeriggio, giovedì 10 dicembre alle ore 18, il volume sarà presentato nell'atrio di Palazzo dei Sette, alla platea del Libro Parlante, alla presenza del vescovo Scanavino e del sindaco Concina. La storia ruota attorno ad un abete - più grande di quello allestito nei giorni scorsi nella locale piazza della Repubblica - trasportato nella capitale per addobbare San Pietro, e al suo tenace inquilino, lo scoiattolo Crik che per riportarlo nell'amata foresta, tenterà di tutto, fino ad ottenere l'intercessione papale. Nato di getto, dopo un giorno di pioggia trascorso sulle Alpi, il nuovo libro firmato Tamaro è una fiaba moderna intrisa di speranza e coraggio. Un inno pacato alla continuità della vita, rivolto alla solitudine dei tempi moderni. Sorretto da una scrittura pulita e lineare, a pochi giorni da Natale "Il grande albero" ricorda l'importanza, non solo metaforica, delle radici. Senza le quali non c'è nutrimento.