sociale

Una nota del Presidente della Casa di riposo della Divina Provvidenza di Ficulle

venerdì 21 marzo 2008
Riceviamo e volentieri pubblichiamo, senza osservazioni su un altro quotidiano che non ci riguardano e ci sembra deontologicamente corretto non pubblicare, una nota del Presidente dell’Istituzione “Casa della Divina Provvidenza per il Riposo della Vecchiaia" di Ficulle, Silvio Topo:
Ho letto attentamente l’articolo dal titolo “Ficulle si mobilita contro il licenziamento del direttore Terrezza” comparso sul Corriere dell’Umbria del 3 febbraio 2008 e quello dal titolo “Ficulle: adesso è polemica sulla Casa di riposo” pubblicato su Orvietonews il 2 febbraio 2008 ed ho meditato a lungo prima di replicare alle informazioni ed alle considerazioni ivi contenute. Ho meditato a lungo perché...[... parte che riteniamo corretto non pubblicare perché rivolta all'altro giornale, ndr]. ...colgo l’occasione per fornire alcune informazioni sulla struttura che ho l’onore di dirigere e che, insieme al centro per disabili e al centro di fisiokinesiterapia, rappresenta un fiore all’occhiello della comunità ficullese. L’attuale consiglio direttivo, proseguendo l’encomiabile lavoro svolto dalle precedenti amministrazioni, ha gestito la fase di trasformazione dell’Ente da IPAB (istituzione pubblica di assistenza e beneficenza) a istituzione di diritto privato, in adempimento di precise norme di legge ed ha, contestualmente , operato tutti gli adeguamenti strutturali ed organizzativi che hanno consentito l’autorizzazione di una “residenza protetta” ed il successivo “accreditamento” presso la Regione dell’Umbria. Tale attività, portata avanti, come in passato, in presenza di una struttura amministrativa ridotta al minimo indispensabile, ha comportato un impegno diretto e costante degli amministratori che, voglio ricordarlo, prestano la loro opera a titolo completamente gratuito con esclusione anche di ogni forma di rimborso spese. Il metodo di gestione adottato ha consentito di raggiungere livelli qualitativi dell’assistenza adeguati agli standard previsti, sia per quanto riguarda la struttura che le modalità di erogazione dei servizi. Tutto ciò senza ricorrere ad alcuna forma di indebitamento a medio e lungo termine, come normalmente succede (ed è successo) in altre realtà simili. Anzi, la particolare attenzione agli aspetti economici e finanziari ha determinato risultati positivi che, nei vari anni, hanno consentito l’autofinanziamento degli investimenti e la formazione della liquidità necessaria per fronteggiare i ritardi fisiologici con cui alcuni enti provvedono al saldo dei loro debiti per compartecipazione alle rette di ricovero. Consapevoli della fondamentale importanza degli aspetti occupazionali e della scarsa presenza di manodopera qualificata sul territorio comunale, è stata posta particolare attenzione alla riqualificazione degli operatori attraverso periodici corsi di formazione ai quali i dipendenti hanno sempre partecipato in maniera proficua e con grande senso di responsabilità. Nella prossima assemblea ordinaria, i soci avranno l’opportunità di valutare i risultati della gestione 2007, di esprimere il loro parere e di individuare i soggetti che riterranno più idonei per continuare l’attività di questa istituzione. Per quanto mi riguarda, ritengo che gli attuali amministratori abbiano fatto tutto il possibile per mantenere sempre viva quell’immagine positiva che la Casa della Divina Provvidenza ha acquisito a livello regionale e che le polemiche strumentali di questi ultimi tempi hanno rischiato di offuscare. Posso tranquillamente affermare e documentare che tutte le deliberazioni del consiglio direttivo, anche quelle più difficili e dolorose, sono state sempre adottate nell’esclusivo interesse del buon funzionamento dell’associazione ai fini del perseguimento degli obiettivi statutari. Devo prendere atto con rammarico che chi avrebbe l’interesse e, forse, il dovere di vantare i notevoli successi di una istituzione che, per come si è evoluta negli ultimi decenni, fa onore alla collettività ficullese, non perda invece l’occasione per inserire discussioni e problematiche destabilizzanti di cui mi sfuggono gli obiettivi. L’atteggiamento è tanto più incomprensibile se si considera che tutti gli attuali amministratori scadranno tra circa un mese e che, in occasione del rinnovo, ci sarà l’opportunità di rinnovarli o di sostituirli con soggetti che possano dare maggiori garanzie. In ogni caso, indipendentemente da quelle che saranno le scelte della prossima assemblea dei soci, auspico che, come succede oggi e come è sempre successo nel passato, anche in futuro l’interesse pubblico e lo spirito di servizio possano continuare a prevalere su ogni tentativo di imporre logiche di parte, logiche di potere, calcoli politici ed eventuali interessi privati che porterebbero all’inevitabile depauperamento di un grande patrimonio socio-economico che non è certamente piovuto dal cielo. Silvio Topo -Presidente dell’Istituzione “Casa della Divina Provvidenza per il Riposo della Vecchiaia"