politica

Le fibrillazioni di bilancio del Comune di Orvieto. Doccia fredda da parte della Corte dei conti

sabato 24 novembre 2007
di laura
Una doccia calda e due fredde per il bilancio del Comune di Orvieto. L'altro ieri il sindaco Stefano Mocio, di ritorno dagli Stati Uniti, dichiarava con soddisfazione, in una breve intervista rilasciata a una collega dell'informazione, che il Comune di Orvieto era rientrato in pieno nel patto di stabilità, dopo lo sfondamento dello stesso a causa delle gravi difficoltà emerse lo scorso anno nel consuntivo di settembre 2006. E già ieri sera circolava, in doloroso contrappunto, notizia che i revisori dei conti si erano rifiutati di firmare il bilancio così come concepito, soprattutto in relazione al differimento al 2008 della somma di 497mila euro dovuta alla SAO per l'aumento dei costi dello smaltimento dei rifiuti (era stato il consigliere di Altra Città Fabrizio Cortoni ad allertare sia il Collegio dei revisori che la Corte dei Conti dopo il consuntivo di settembre 2007, facendo notare la modalità atipica di iscrivere un capitolo di spesa per prestazioni di servizi fuori dell’esercizio di competenza, configurando così di fatto un debito fuori bilancio). E oggi, a rincarare la dose e a rendere ragione dei dubbi dei revisori contabili del Comune, interviene il parere della Corte dei Conti regionale sul riequilibrio che si andrà a discutere la prossima settimana, consegnato ai consiglieri proprio questa mattina. Il documento dell'organo contabile, dopo aver verificato il bilancio di previsione 2007, riscontrando incongruenze e carenze di elementi, solleva cautele e interrogativi cui il Consiglio Comunale dovrà rispondere in occasione del riequilibrio previsto per la seduta del prossimo 30 novembre. Così ora, oltre a dover rifinire il bilancio per trovare i quasi 500 mila euro mancanti che non erano stati iscritti nella spesa corrente 2007, il Sindaco Mocio, che del bilancio ha mantenuto la delega, si troverà a dover affrontare una minoranza certamente agguerrita sui punti di debolezza che la sezione regionale della Corte dei Conti fa rilevare. Dopo la cronistoria delle tormentate vicende del bilancio del Comune di Orvieto e dei chiarimenti via via richiesti ai funzionari preposti, l'organo regionale di controllo fa rilevare come, a proposito dei provvedimenti adottati nelle sedute di luglio e settembre, la modalità di nuovo praticata di garantire l'equilibrio con alienazioni di patrimonio debba considerarsi eccezionale e non certo ricorrente, dal momento che la spesa corrente deve trovare giusta copertura nelle entrate. Il disavanzo residuo di 1 milone 250 mila euro era stato infatti colmato, a settembre, con la previsione di nuove alienazioni comunali, un terreno in località Fontanelle di Bardano e l'ex scuola elementare di Corbara con terreno attiguo. Viene inoltre messo in rilievo come, nonostante l'avvenuto accertamento e la dimostrazione dell'utilità e dell'arricchimento per l'Ente, vi sia stato un evidente ritardo nel ricorrere al riconoscimento del debito fuori bilancio, oltre che la mancanza di quella programmazione che avrebbe potuto evitare il ricorso a una così traumatica soluzione. Infine si osserva che, per quanto riguarda il riequilibrio di settembre 2007, non risultano indicate in modo esplicito le modalità di copertura dello squilibrio, desumibili solo dalla lettura dei considerata, e ci sia un riferimento solo generico alla garanzia di “conseguimento di un equilibrio finanziario entro il termine del corrente esercizio". Reprimenda anche in ordine alle partecipate, dove nella Farmacia si chiude ancora, nel 2006, in sia pur minore perdita; presa d'atto per la trasformazione di RPO e, per quanto riguarda la Te.Ma, promessa di “ulteriori e necessari approfondimenti istruttori”. Gli appunti della Corte dei Conti si chiudono con l'invito ad “effettuare un attento esame degli aspetti positivi e negativi delle formule gestorie sperimentate, valutando in concreto l'opportunità di un ripensamento delle soluzioni praticate” e, nel Comune che sappiamo essere quello che, proporzionalmente, ha il maggior numero di impiegati in Umbria, l'invito a contenere nei limiti stabiliti dalla Finanziaria 2007 le spese di personale. Per ora, sia sulla mission negli States che sul riequilibrio, silenzio sul fronte della comunicazione istituzionale. Per chi invece volesse visionare in dettaglio il documento della Corte dei conti, è visibile su www.altracitta.info

E intanto il consigliere Conticelli chiede la verifica dei contratti derivati