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"Morte della Vergine, storia di un quadro" al Piccolo Teatro delle Fontane

martedì 9 aprile 2024

Il dipinto della "Morte della Vergine" di Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, è una delle opere più controverse e discusse del suo tempo. Commissionata nel 1601 dal giurista Laerzio Cherubini per la propria cappella in Santa Maria della Scala a Roma, l'opera si scontrò immediatamente con le aspettative tradizionali legate all'iconografia della Madonna.
Caravaggio, noto per la sua pittura realistica e senza compromessi, trasformò la figura della Vergine in qualcosa di completamente inedito e controverso.

La Madonna dipinta da Caravaggio non rispettava gli standard canonici: il suo volto era terreo, privo di attributi mistici, e il suo corpo era rappresentato in modo realistico, quasi crudo. La scelta del modello per la Vergine, si disse, fu una prostituta trovata morta nel Tevere, aggiungendo ulteriore scandalo e provocazione all'opera. Il dipinto fu completato intorno al 1604, oltrepassando la scadenza del contratto, e quando fu presentato, fu immediatamente rifiutato dal committente a causa della sua rivoluzionaria interpretazione dell'iconografia religiosa. I piedi nudi della Vergine fino alla caviglia, le sembianze terrene e la scena umile e cruda generarono grande sconcerto e polemica tra i contemporanei.

La storia dietro questo dipinto è ora al centro di uno spettacolo teatrale, scritto a due mani da Nadia Tiezzi e diretto da Giuliano Baglioni. Lo spettacolo cerca di ricostruire le vicende e le emozioni legate alla commissione dell'opera, esplorando le connessioni (reali o immaginate) tra Caravaggio e la donna che servì da modello per la Vergine dipinta. Si avventura nel mondo oscuro e passionale dei quadri caravaggeschi, con scene e luci che evocano il tremolio delle candele nelle chiese.
La prima di questo spettacolo avrà luogo al Piccolo Teatro delle Fontane a Castel Viscardo domenica 14 aprile alle 18.30. Sarà un'occasione unica per immergersi nell'universo artistico e controverso di Caravaggio, esplorando la sua ribellione contro le convenzioni e il suo impatto duraturo sull'arte e sulla cultura.