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"Monasteri Benedettini in Umbria", alle radici del paesaggio tra lavoro e preghiera

giovedì 21 marzo 2024

"Monasteri Benedettini in Umbria. Alle radici del paesaggio umbro" è il titolo del secondo volume dell'opera editoriale che sarà presentato giovedì 21 marzo, alle 17, nell'Aula Magna della millenaria Abbazia Benedettina di San Pietro, a Perugia, alla presenza della coautrice, la professoressa Nadia Togni dell'Università di Ginevra, e che contiene un repertorio completo dei monasteri maschili e femminili di Regola Benedettina dell'Umbria, dal Medioevo ad oggi, frutto di una ricerca analitica che si è rivelata pionieristica per tutta l'Italia, grazie alla collaborazione tra il Centro Storico Benedettino Italiano e la Regione. Una vera e propria Enciclopedia dell'Umbria Benedettina.

I dati emersi dalla ricerca condotta insieme al compianto abate benedettino Giustino Farnedi, dell'Abbazia di San Pietro di Perugia, esponente di spicco del panorama culturale ed ecclesiastico perugino, mostrano che il monachesimo benedettino ha avuto una diffusione ampia e capillare in tutta l'Umbria contribuendo in maniera determinante a definire quell’unicità del paesaggio agrario umbro che ha reso la regione famosa in tutto il mondo. La minuziosa ricerca d’archivio e i sopralluoghi effettuati direttamente sul territorio e tra gli abitanti, fedeli custodi della memoria storica locale, hanno permesso di recensire ad oggi 244 monasteri maschili e femminili posti sotto la Regola di San Benedetto suddivisi in due volumi.

In particolare, si segnalano 56 monasteri nel territorio comunale di Perugia, 22 in quello di Assisi e 18 a Città di Castello. Per ciascuno è stata compilata una scheda catalografica contenente le principali informazioni relative all’insediamento, come la denominazione antica tratta dalle fonti documentarie, la localizzazione geografica, la testimonianza più antica, l’appartenenza alla diocesi antica e moderna, la comunità monastica di origine, la comunità religiosa che vi risiede attualmente, la storia del monastero e delle istituzione religiose che vi si sono succedute, la produzione artistica promossa e commissionata dalla comunità monastica. Ricchezza delle informazioni, documentazione fotografica e cartografica.

Un repertorio completo, insomma, degli affascinanti edifici, isolati eppure "veri e propri centri di produzione in grado di garantire la sussistenza non solo dei monaci, ma anche di una grande quantità di bisognosi e viandanti" che censisce e recensisce tutti i monasteri benedettini della regione in una regione dove l'Ordine Benedettino, nei secoli, ha costituito un presidio importantissimo sotto il profilo culturale e sociale, diventando anche simbolo di quella spiritualità e particolare armonia che rappresenta una delle caratteristiche più preziose del modo di vivere e di sentire della comunità locale. I monasteri benedettini, tutti autonomi, iniziarono a riunirsi in congregazioni nel X secolo. 

Alla presentazione parteciperanno Roberto Morroni, assessore regionale alle Politiche Agricole e Agroalimentari e alla Tutela e Valorizzazione Ambientale dell'Umbria, e in rappresentanza dell'Ordine padre Donato Ogliari, abate di San Paolo Fuori le Mura a Roma e di San Pietro di Perugia, e padre Francesco G.B. Trolese, abate emerito di Santa Giustina di Padova, direttore del Centro Storico Benedettino Italiano. Saranno presenti, inoltre, Maurizio Oliviero, rettore dell'Università degli Studi di Perugia, e Antonio Bartolini, vicepresidente della Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia. Interverranno, infine, i professori Attilio Bartoli Langeli e Gaetano Martino, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali.