Raduno di Sbandieratori e Musici all'ombra del Palazzo Ducale

Gruppo Musici "Città di Gallese", Gruppo Musici Contrada "Platea" di Amelia, Sbandieratori e Musici "Città di Bolsena", Musici Contrada "Lo Ghetto" di Acquasparta", Musici e Sbandieratori di Civita Castellana e Musici di Magliano Sabina. Eccole le formazioni di Umbria e Lazio pronte ad animare il pomeriggio di sabato 16 novembre dando vita così al secondo Raduno Musici "Città di Gallese". Il contesto è la 13esima edizione delle tradizionali "Giornate dell'Olio e del Vino".
Un percorso enogastronomico, quello promosso nel terzo weekend del mese da Comune e Pro Loco, che si arricchisce della sfilata dei gruppi lungo le vie del centro storico, a partire dalle 17, per convergere in Piazza Castello e dare vita all'esibizione dei singoli gruppi. Alle 20, poi, cena in musica dei gruppi nelle taverne che saranno allestite per l'occasione. I saluti finali, non prima di un paio d'ore, saranno nuovamente all'ombra del Palazzo Ducale, sul lato Est del borgo storico.
È, questa, una ristrutturazione dell’originale rocca medievale, come è facile intuire dalla pianta quadrangolare e dalle torri ancora visibili. Secondo le fonti, forse già in epoca falisca, in questo luogo erano presenti delle fortificazioni, dal momento che è l’unica zona priva di difese naturali. Nel tempo, la fortificazione crebbe fino a diventare un vero e proprio castello medievale, ristrutturato nel Rinascimento per volere di Papa Alessandro VI.
Dopo gli Altemps che lo trasformarono in palazzo – su progetto del Vignola che inserì l'ingresso monumentale, la doppia scalinata d'accesso che abbellisce il cortile e sale fino alla loggia, dove è conservata una numerosa raccolta di marmi antichi – passò nelle proprietà degli Hardouin. Pur avendo ancora la struttura tipica medievale, il palazzo oggi proprietà e residenza del Duca Luigi Hardouin presenta tutta le gentilezze architettoniche del Manierismo.
Nella piazza antistante, uno dei simboli cittadini: la Fontana della Rocca, costruita in peperino forse intorno alla prima metà del XVI secolo, di forma esagonale, che sui lati reca scolpiti gli stemmi dei Colonna, Orsini, Borgia, Della Rovere, Santa Sede, Spinelli, signori di Gallese. Sulla cima, il gallo in bronzo, presente anche sullo stemma del centro dell’Agro Falisco, situato a circa 30 chilometri da Viterbo.

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