Franz Rossi e Giovanni Storti presentano "Niente panico, si continua a correre"

Entra nel vivo "Umbrialibri 2019", la rassegna editoriale e culturale promossa dalla Regione con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Un'edizione, la 25esima, che ha come filo conduttore il tema "Sulla Strada" e che, dopo l'anteprima in musica di giovedì 3 ottobre, fino a domenica 6 ottobre invita a vivere gradevoli evasioni di carta nel Complesso Monumentale di San Pietro di Perugia.
Qui, venerdì 4 ottobre alle 17.30, l'appuntamento è nella Sala Periodici della Biblioteca di Agraria "Mario Marte" con Franz Rossi e Giovanni Storti, il 33% del popolare trio comico "Aldo, Giovanni e Giacomo", per la presentazione, a colloquio con Pino Strabioli della loro ultima fatica, fisica oltre che letteraria, "Niente panico, si continua a correre", edita nella Collana "Strade Blu" di Mondadori, a cinque anni dal biografico ed irriverente "Corro perché mia mamma mi picchia".
Perché "quello che si impara percorrendo di corsa chilometri lungo strade e sentieri è un vero e proprio stile di vita, in grado di migliorare la qualità della nostra esistenza". Nella prefazione alle 168 pagine, l'amico – e, a sua volta, autore di un paio di interessanti pubblicazioni – Giacomo Poretti sostiene, con la proverbiale ironia e un fondo di verità, che ai tempi degli antenati si sapeva già molto del degrado fisico e mentale.
"Ma la verità è che l'età non è nemica della corsa, basta saperla prendere con saggezza ed equilibrio. In un libro ricco di aneddoti personali e di avventure in giro per il mondo, Giovanni e Franz ci dimostrano che anche se il corpo invecchia non si può dire altrettanto dello spirito. Quello che si impara percorrendo di corsa chilometri lungo strade e sentieri è un vero e proprio stile di vita, in grado di migliorare la qualità della nostra esistenza".
Dalla vetta del Kilimangiaro alla Grande Muraglia cinese, dalle corsette sotto casa alle maratone nel deserto, continua così il viaggio di questi due "assaggiatori di corse", come ebbero modo di definirsi, con un obiettivo preciso: dimostrare come spesso la ricerca del proprio record personale può avere come effetto collaterale la felicità. Imperdibile per chi corre e per quelli che non capiscono perché, pur passati i 60, si continui a correre.
Per ulteriori informazioni:
www.umbrialibri.com

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