Silvio Manglaviti presenta "La Caserma Nino Bixio nel Convento di Sant'Agostino"

Delle tre caserme presenti sulla Rupe, è la più longeva, risalente com'è al 1860. Almeno settant'anni prima dell'edificazione dell'ex Piave, il "Casermone" abbandonato dal 2002 quando "la bandiera di guerra del Terzo Reggimento Granatieri di Sardegna lasciò per sempre l’Ufficio del Comandante dove era custodita e Orvieto, che nel 1976 l’aveva accolta". E dell'altrettanto storica Caserma "Monte Grappa", sede dal 1932 al 1940 dell'Accademia Femminile di Educazione Fisica che dal 1996 ospita la Scuola Addestramento di Specializzazione della Guardia di Finanza.
Alla "Nino Bixio", già Caserma di Sant'Agostino, comunemente nota come "dell'Aeronautica" il tenente colonnello Silvio Manglaviti dedica ora una pubblicazione. Titolo, "La Caserma 'Nino Bixio' nel Convento di Sant'Agostino ad Orvieto, Città del Corpus Domini" (Gangemi Editore), per la proprietà letteraria dello Stato Maggiore della Difesa. La presentazione, venerdì 5 aprile alle 10.30 nella Sala Consiliare del Comune che ha concesso il patrocinio così come la Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto e l'Associazione "Orvieto Città del Corpus Domini".
Una lezione di storia mattutina rivolta non solo agli studenti delle scuole superiori ma all'intera città, coordinata dal giornalista Guido Barlozzetti che vedrà l'intervento dell'archeologo Claudio Bizzarri, direttore scientifico del Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano e docente presso l'Arizona University, lo storico medievalista Lucio Riccetti (Fondazione Besso, Roma) e l'architetto Maurizio Chiavari, che ha condotto scavi archeologici in Terra Santa con Padre Michele Piccirillo e in Egitto con Zahi Hawass.
In 128 pagine si ripercorrono storia e caratteristiche architettoniche dell'antica caserma situata in un luogo peculiare come l'ex convento situato sul ciglio della Rupe da dove ne domina la vallata. L'annessa chiesa, oggi sede del Museo dell'Opera del Duomo, risale al 1264 e fu fondata da Papa Urbano IV che istituì la solennità del Corpus et Sanguis Domini. Quanto al Convento di Sant'Agostino venne eretto su pre-esistenti vestigia ipogee etrusche e nelle varie fasi costruttive inglobò anche l’antica Chiesa di San Girolamo.
Quartier generale della II Divisione del generale Nino Bixio, da cui mosse per la presa di Roma nel 1870, ospitò il Distaccamento di Supporto al Distretto Militare di Orvieto e il Battaglione Camicie Nere d’Assalto. Nel Dopoguerra, dalla Caserma Avieri si trasferì qui l’Aeronautica Militare. Dal 2008 è di nuovo tornata all’Esercito Italiano e vi hanno sede due distinti enti militari interforze: il Servizio Orvieto della Direzione Generale per il Personale Militare, XII Divisione Documentazione Aeronautica e il Comando del Distaccamento Logistico del Raggruppamento Autonomo del Ministero della Difesa nello Stato Maggiore della Difesa.
Se in passato ospitò le guarnigioni pontificie a guardia della città e successivamente dei Cacciatori del Tevere, dal 2017 all'interno dell’attuale sede militare è stata consacrata anche la Chiesa di San Giovanni XXIII Papa, Parrocchia dell’Ordinariato Militare d’Italia nella Diocesi di Orvieto-Todi. Nell'ambito dell'attività di mantenimento e recupero di strutture e manufatti si era notata, infatti, la presenza di una grotta, posta al limite della Rupe, usata come deposito di materiale inservibile. Sia sulle pareti esterne alla grotta sia sulla parete della rupe, sono presenti varie incisioni raffiguranti croci infisse, croci decusse, latine, greche che fanno ipotizzare che la grotta fosse stata utilizzata come luogo di culto o cripta.

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