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Vanessa Gravina al Teatro Comunale con "Il Piacere dell'Onestà"

venerdì 22 febbraio 2019
di Davide Pompei
Vanessa Gravina al Teatro Comunale con "Il Piacere dell'Onestà"

"La società tiene a distanza gli onesti, ne ha paura. Sono diversi e in quanto tali pericolosi, evidenziano le colpe e le mancanze delle cosiddette persone rispettabili, le cui maschere di onorabilità sono guardate con ammirazione e invidia". La differenza tra essere ed apparire, tra realtà e finzione. È un Pirandello da manuale quello che domenica 24 febbraio alle 17 approda sul palco del Teatro Comunale di Todi con "Il Piacere dell'Onestà".

Una produzione Gitiesse Artisti Riuniti, Fondazione Teatro della Toscana che, dopo la felice esperienza di "Filumena Marturano", vede Liliana Cavani dirigere nuovamente Geppy Gleijeses. Accanto all'attore, drammaturgo, regista e produttore napoletano, la milanese Vanessa Maria Gravina. Ispirata alla novella "Tirocinio" del 1905 e rappresentata per la prima volta a Torino, la pièce mette in scena il bisogno di autostima e l'animo bestiale che si fonde con il sentimento.

Situazioni proibitive, filtrate attraverso il realismo magico della regista. E poi l'espediente del falso matrimonio su cui si confrontano personaggi costretti a togliersi la maschera dietro la quale hanno ingannato se stessi e gli altri, rivelando il vero volto della varia umanità dei protagonisti. "Chi finora era apparso al sommario giudizio degli altri un disonesto a cui affidare un’azione infame si rivela invece una persona rispettabile". E viceversa.

Trama alla mano, Angelo Baldovino, uomo di poco conto, dalla moralità accomodante, un fallito, accetta per denaro di sposare Agata, l’amante incinta del Marchese Fabio Colli che non può sposarla perché già ammogliato. Un'unione di facciata per salvare la faccia, ma le cose non vanno come previsto. Angelo, sentendosi per la prima volta responsabile, aiuterà la ragazza attraverso un matrimonio formale, darà il suo nome al nascituro e sarà utile anche allo stesso marchese.

"Di grande effetto al tempo di Pirandello, la parola onestà è diventata di lacerante significato in questa nostra travagliata epoca, svuotata ormai di ogni senso dallo sfrenato desiderio di apparire che domina sull’essere. In tale contesto, il piacere dell’onestà è riservato ormai solo ai cittadini che pagano le tasse, rispettano le regole, ma non ottengono fama e gloria, vengono anzi derisi e snobbati perché portatori di una sana onestà intellettuale".

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
075.57542222 – www.teatrostabile.umbria.it

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