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Visita a Palazzo Altieri, il sogno dei Santacroce nel borgo di Oriolo Romano

lunedì 19 novembre 2018
di Davide Pompei
Visita a Palazzo Altieri, il sogno dei Santacroce nel borgo di Oriolo Romano

Da Orvieto dista un'ora e mezza di auto, eppure la visita di Oriolo Romano – località viterbese, riconosciuta da Legambiente come "Comune Riciclone" e appartenente all'Associazione dei Comuni Virtuosi e all'Associazione Borghi Autentici d'Italia legata da oltre 450 anni a Parrano – ripaga il costo della benzina. Soprattutto se a condurla è una professionista appassionata e competente come la guida turistica ed ambientale escursionistica Aigae Anna Rita Properzi in collaborazione con l'Associazione Next Scuola di Arti Visive.

A un mese esatto da Natale, il regalo per gli appassionati di castelli, palazzi e giardini della Tuscia arriva già domenica 25 novembre per chi alle 10 in punto si troverà in Piazza Umberto I, di fronte a Palazzo Altieri, gioiello che è simbolo stesso del borgo la cui fondazione si deve all'idea di Giorgio III Santa Croce a cavallo degli anni 1578 – 1585, la cui opera trasformò questo lembo di Alto Lazio da territorio incolto e spopolato a luogo straordinario e paradossalmente ancora poco conosciuto.

"Giorgio III – suggerisce la guida – è per formazione culturale vicino agli ideali umanistici che animano la seconda metà del ‘500. Oriolo Romano viene dotata di sue leggi quasi a formare una piccola città-Stato, autonoma dallo Stato Pontificio, e una 'città ideale' pensata per il benessere dei sudditi. Si alternano nel possesso del palazzo, oggi residenza nobiliare di proprietà del Mibac e gestito dal Polo Museale del Lazio, le famiglie Santacroce, Orsini di Bracciano e, infine, la famiglia Altieri. Quest'ultima, con Papa Clemente X, avrà il suo più illustre rappresentante.

Oltre alle splendide sale del nuovo appartamento affrescate con storie dell'Antico Testamento, realizzate dal pittore Giovanni Baglione già all'opera presso i Santacroce e le favole di Esopo e Fedro rappresentate nel Salone delle Belle, con i ritratti di affascinanti nobildonne, nel palazzo si trova tra l'altro l’originale Galleria dei Papi con i ritratti di tutti i pontefici della Chiesa Cattolica, che servì da modello per i ritratti dei papi di San Paolo fuori le mura andati distrutti dopo l'incendio del 1823 e un vero capolavoro di maruflage come la Sala da Pranzo".

Dietro la facciata sobria, si conservano insomma molti affreschi. Dalle sette immagini di Roma ai paesaggi che rappresentano luoghi appartenuti alla famiglia, da Vicarello al Castello di Rota passando per Monterano. Il costo d'ingresso alla villa patrizia del XVI secolo posta sull'antica Via Clodia con annesso giardino che sviluppa in senso manieristico lo schema cinquecentesco di edificio a corpo centrale con loggiato tra corpi laterizi elevati in forma di torre è di 5 euro, quello della visita della durata di circa due ore 8 euro. Gratuito fino a 12 anni. Numero minimo, 15 partecipanti.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni (entro sabato 24 novembre):
333.4912669 – annaritaproperzi@gmail.com