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"La concezione etrusca dell'uomo e del mondo nel pensiero di Musonio Rufo"

sabato 21 aprile 2018
"La concezione etrusca dell'uomo e del mondo nel pensiero di Musonio Rufo"

Domenica 22 aprile alle 17.30 il Caffè Letterario di Colle Diana a Sutri ha organizzato un incontro con Luciano Dottarelli su “La concezione etrusca dell’uomo e del mondo nel pensiero di Musonio Rufo”. Conosciuto come l’Etrusco perché nato nel I secolo d.C. da un’importante famiglia di Volsinii - la città romana erede dell’etrusca Velzna - Gaio Musonio Rufo godette di grande fama e prestigio morale sia tra i contemporanei che durante tutta la tarda Antichità.

Per la rettitudine e per il coraggio con cui affrontò la persecuzione di Nerone e l’esilio, venne definito «il Socrate romano» e considerato un «modello di vita perfetta». La sua concezione della donna, in cui si riflette il retroterra culturale etrusco, presenta indubbi elementi di novità rispetto alla tradizione greco-romana; mentre le sue considerazioni sulla sessualità e sul matrimonio hanno avuto grande influenza sui principali autori cristiani dei primi secoli.

Concependo la filosofia come una «scienza di vita», Musonio propone una coerente pratica di elevazione spirituale che coinvolge insieme il corpo e l’anima. Un esercizio (askesis) al rigore nel pensare ed alla franchezza nel parlare, a cui si accompagnano l’alimentazione vegetariana, la sobrietà nel vestire e nell’abitare, la coltivazione della terra come attività più consona alla vita filosofica.

L’incontro, organizzato in collaborazione con la Annulli Editori, è destinato ad un pubblico ampio di persone interessate ai temi della filosofia e dell’identità culturale della Tuscia.Per Annulli Editori Luciano Dottarelli ha pubblicato il libro “Musonio l’Etrusco. La filosofia come scienza di vita”, in cui vengono approfonditi  il pensiero e la pratica di vita filosofica di uno dei tre grandi filosofi della Tuscia, accanto a Bonaventura da Bagnoregio e a Egidio da Viterbo. Il libro nel 2016 è stato presentato presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani.

Luciano Dottarelli si è laureato in Filosofia all’Università di Perugia e ha poi conseguito la specializzazione ad Urbino. Ha insegnato nei Licei ed è stato docente a contratto di Filosofia della scienza, Filosofia morale, Bioetica in alcune Università (Tuscia, Macerata, Firenze). Ha sempre coniugato il lavoro didattico e di ricerca con un forte impegno civile. Per 13 anni è stato Sindaco della città di Bolsena, la Volsinii di Musonio Rufo. Con Pasquale Picone nel 2004 è stato cofondatore della Società Filosofica Italiana – sezione di Viterbo, di cui è vicepresidente. Nel 2013 ha costituito il Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia di cui è presidente. I suoi interessi teorici sono rivolti all’epistemologia, all’etica, alla filosofia politica e alla pratica filosofica. Tra le sue pubblicazioni di argomento filosofico: Popper e il "gioco della scienza" (Massari,1992); Kant e la metafisica come scienza (Massari,1995); Introduzione al Saggio sulle malattie della mente di I.Kant. (Massari, 2001), Utopia e ragione come luoghi di incontro con l’altro, in AA.VV., Le ragioni della speranza (La Piccola Editrice, 2003), Maneggiare assoluti. Immanuel Kant, Primo Levi e altri maestri (Il Prato, 2012). Con Annulli Editori ha pubblicato Musonio l’Etrusco. La filosofia come scienza di vita (2015), Freud. Un filosofo dietro al divano (2015) e ha in preparazione Riverberi. Di Tuscia e d’altro (2018). Per Armando Editore sta curando il libro La farfalla dell’anima e la libertà, che, insieme a significative testimonianze di studiosi e amici, raccoglie i principali scritti di Pasquale Picone, compianto fondatore e presidente della Società filosofica italiana – sezione di Viterbo.