Gli affreschi restaurati del Pastura, i progetti nel nome di Livio Orazio Valentini

È dedicata ad uno degli artisti più rilevanti del panorama artistico di Roma e della Tuscia negli anni a cavallo fra '400 e '500, la nuova conferenza che l'Istituto Storico Artistico Orvietano mette in agenda per venerdì 23 marzo alle 17.30 nell'Auditorium di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, in concomitanza con la prima edizione della Settimana dell'Arte – a giorni, l'ufficializzazione del programma – promossa dal Comune da mercoledì 21 a martedì 27 marzo.
"I restauri degli affreschi di Antonio del Massaro detto il Pastura nel Duomo di Tarquinia. Confronti con la produzione orvietana", il tema dell'incontro che chiama in cattedra ad illustrare le opere del pittore quattrocentesco, il restauratore Davide Rigaglia, il responsabile dell'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia Giovanni Insolera e la storica dell'arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo Luisa Caporossi. Qui, il video "Il Duomo di Tarquinia come la Sistina".
"Dopo un probabile discepolato a Roma presso il Perugino, sempre nella città papale – sottolinea l'architetto Alberto Satolli, presidente dell'Istituto Storico Artistico Orvietano – il Pastura incontrò Pinturicchio, con il quale iniziò una serie di collaborazioni, prima delle quali fu la sua partecipazione al cantiere delle decorazioni degli Appartamenti Borgia, in Vaticano (1494).
Dal 1497 fu ad Orvieto dove ricevette diverse committenze da parte dell’Opera del Duomo, tra cui il restauro degli affreschi deteriorati della parete destra della tribuna, opera di Ugolino di Prete Ilario. Il restauro del Pastura seguì proprio quello del Pinturicchio. Fu anche proposto per il completamento degli affreschi della Cappella Nova (di San Brizio), poi assegnati a Luca Signorelli.
Nel 1508 Pastura giunse a Tarquinia, dove realizzò gli affreschi del coro del Duomo e quelli della Cappella Vitelleschi nel Duomo stesso. Gli affreschi della Cappella Vitelleschi rappresentano Storie della vita di Maria: sulla volta a crociera spicca l'Incoronazione della Vergine e, sulle pareti, la Nascita di Maria e lo Sposalizio della Vergine. Morì tra il 1512 ed il 1516".
Incoronazione della Vergine, Antonio da Viterbo, volta della Cappella Vitelleschi del Duomo di Tarquinia
Nascita di Maria, Antonio da Viterbo, parete sinistra della Cappella Vitelleschi del Duomo di Tarquinia
Sposalizio della Vergine, Antonio da Viterbo, parete destra della Cappella Vitelleschi del Duomo di Tarquinia
A seguire, intorno alle 19, sempre nell'Auditorium di Palazzo Coelli, è prevista un'anteprima delle celebrazioni a ricordo di Livio Orazio Valentini, a dieci anni dalla sua scomparsa. Sarà, infatti, attivata una videoconferenza con Aiken – la città degli Stati Uniti d'America gemellata con Orvieto, dove il pittore, scultore, ceramista nato a Orvieto nel 1920 dipinse la sua coinvolgente "Galassia" – con Bob Alexander, John Elliott e Jeremy Culler, docenti dell'University South Carolina.
L'occasione è quella dell’inaugurazione della mostra "Livio Orazio Valentini #10 anni // Galassia and Città Unita: a symbolic bridge between Orvieto and Aiken". In prospettiva, però, c'è anche l'intitolazione a Livio Orazio Valentini della rotatoria di Orvieto Scalo dove dal 2003 ha trovato posto la "Città Unita", l'installazione ad obelisco che sintetizza "l'impegno e la capacità creativa per conservare e costruire il segno dell'esperienza ultra-ventennale di recupero e valorizzazione" della Rupe. Dell'avvio del progetto si darà conto nel corso della serata.

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