Dal Castello Baronale alla Cappella Baglioni, fino al caffè a Villa Lais

Quattro passi nella bellezza, per perdersi o ritrovarsi, tra le mura antiche di castelli e palazzi nobiliari o ancora nel verde, nascosto e rigenerante, dei grandi giardini della Tuscia. Archiviata la pausa festiva, in collaborazione con l’Associazione Culturale "Next Arti Visive" riprendono i tour a cura di Anna Rita Properzi, guida turistica e ambientale escursionistica abilitata dalla Regione Lazio. Dedicato ai piccoli borghi della Teverina, affacciati sulla Valle del Tevere, il primo appuntamento del 2018 che cerchia in rosso sul calendario la data di domenica 28 gennaio, e invita alla scoperta del Castello Baglioni Santacroce di Graffignano.
Appuntamento alle 9 nell'adiacente Piazza Vittorio Emanuele. "Entreremo nel Castello Baronale – anticipano gli organizzatori – un ferrigno maniero che mantiene intatti la sua struttura e il suo fascino medievale e che, in questi giorni, ospita anche l’interessantissima mostra 'Identità Mediterranee' dedicata ai reperti ritrovati in una villa romana a poca distanza dal Tevere. La struttura è retta da una torre principale alta oltre 20 metri e da una minore quadrata, legate a un impianto difensivo quadrangolare. Eretto nel XIII secolo, il castello nel XIV dovette condividere le sorti belliche del più potente Comune di Viterbo, che per motivi territoriali, si oppose alla città di Orvieto.
I secoli XV e XVI sono caratterizzati da continue dispute territoriali interne alla famiglia, concluse con l’intervento di Papa Adriano VI che confiscò il feudo. Nel 1741, poi, questo venne innalzato a principato e venduto al principe romano Scipione Publicola di Santa Croce, che ridiede nuova vita ad un territorio lasciato da anni alla rovina. È nel corso dell’800 che gli eredi Santacroce cedettero il castello ai Paparelli fino ai Conti Bulgarini d'Elci".
Alle 10.30 circa, trasferimento con le auto ad appena otto chilometri di distanza, appuntamento in Piazza Umberto I davanti alla porta di accesso del Palazzo Baronale, per visitare la Cappella dei Conti Baglioni (nella foto d'apertura), situata nell’ex Chiesa di Santa Maria Assunta, aperta in via straordinaria e interamente affrescata nel XVI secolo con storie della vita di San Francesco. "Storie misteriose e leggende affascinanti e terribili circondano questa cappella, completata con fregi e stucchi, raro esempio di pittura tardo-manieristica del viterbese. Con un permesso speciale visiteremo il Palazzo Baronale dei Conti Baglioni di Sipicciano, da poco restaurato, per ammirare gli affreschi appena restaurati dell’Aula Magna, opera del pittore Orazio Bernardo di Domenico".
Intorno a mezzogiorno, infine, lo scrigno che si schiude agli occhi dei partecipanti è quello di Villa Lais, costruita nei primi del '700 dalla famiglia Fabricucci. "Villa e piccolo borgo dei mezzadri tratteggiano un unicum indipendente, dove si può riscoprire il diverso rapporto uomo–natura del passato, restituendo un tempo in cui l’armonia con ciò che ci circonda rappresentava l’unica possibilità di sopravvivenza. Il borgo ospitò sino agli anni '80, mezzadri e contadini e prima dell’acquisto degli attuali proprietari versava in stato di abbandono".
Un complesso affascinante con tanto di vecchio borgo dei contadini, parco, Chiesa di San Vincenzo e dimora nobiliare con gli affreschi restaurati personalmente dall'artista Maddalena Mauri, la proprietaria che sarà presente alla visita. Il costo di 10 euro a persona – gratuito per i bambini – è comprensivo della visita guidata e del contributo per le aperture straordinarie. Per le prenotazioni c'è tempo fino a sabato 27 gennaio. Stessa cifra, in aggiunta, per il pranzo a buffet a cui è possibile partecipare a Villa Lais, prenotando entro venerdì 26 gennaio.
Per ulteriori informazioni:
333.4912669 – annaritaproperzi@gmail.com

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