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Ultimo appello per salvare la Libreria dei Sette dal rischio chiusura

sabato 9 dicembre 2017
Ultimo appello per salvare la Libreria dei Sette dal rischio chiusura

Ultimo appello per la Libreria dei Sette, a rischio chiusura dopo 95 anni di attività. Emblema di un centro storico in evidente affanno, l'Atrio del Palazzo dei Sette torna a farsi agorà domenica 10 dicembre alle 17.30 nel contesto della 22esima edizione della rassegna "Il Libro Parlante" con un pomeriggio di parole, musica e auguri, non solo di Natale. A rischio, il posto di lavoro di sette persone ma anche il futuro di quella che nel 2015 era stata insignita del premio di "Migliore Libreria d'Italia".

"A rischio - puntualizza il titolare Riccardo Campino - oggi non c’è solo la chiusura della libreria del Palazzo dei Sette, ma qualcosa di ben più grande, che è la definitiva perdita di identità di questa meravigliosa città. Dobbiamo essere coscienti che il momento storico che stiamo vivendo è molto delicato e ancor di più che in altri frangenti, anche le scelte politiche devono essere attuate con il bisturi del chirurgo. Siamo più che convinti che è la libreria che dev'essere salvata, perchè rappresenta un bene per la comunità e un ​eccellente biglietto da visita per tantissimi visitatori che ne scorgono il valore e l'unicità".

Sul fronte politico, il sindaco ha manifestato pubblicamente l'intenzione di trovare una soluzione per salvare la libreria e portare la questione in consiglio comunale entro Natale, ma nei fatti non c'è stato ancora un solo atto formale significativo in questo senso. "A fronte di un costo gestionale diventato insostenibile", la possibilità che nel 2018 la libreria possa effettivamente non riaprire i battenti, senza l'apporto di una serie di modifiche del contratto di locazione chiesto al Comune, proprietario dello stabile, che al momento prevede un canone annuo di 31.000 euro, si fa sempre più fondato.

"Continuiamo a sperare - confida Campino - che in questi ultimi giorni dell'anno, il Comune possa accogliere le nostre istanze, anche alla luce del recente provvedimento legislativo che il Governo ha deciso di intraprendere a favore delle librerie italiane, la cui sopravvivenza è ad alto rischio proprio per la difficoltà di far fronte agli alti costi di gestione.

Abbiamo prodotto una documentazione in cui si evidenzia che la riduzione del canone di fitto è una via perseguibile. Un altro passaggio importante sarebbe realizzare un caffè letterario, ma anche in questo caso serve una modifica della destinazione d'uso, che ad oggi contiene alcuni vincoli. Al momento non esistono alternative, se il Comune non accoglierà le nostre proposte non ci resta che chiudere la libreria e molto probabilmente cambiare città".