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Rocca Ripesena apre le porte alla nuova "Casina del Roseto"

sabato 16 settembre 2017
di Davide Pompei
Rocca Ripesena apre le porte alla nuova "Casina del Roseto"

Festa di fine estate a Rocca Ripesena, il posto delle rose, dove ogni rosa è al suo posto. E dove "il tempo della vita si confronta con quello di una rosa". Da annaffiare e recidere con cura e costanza, preparandosi all'arrivo dell'inverno per poi indossare la luce più bella nel mese di maggio. Nei vicoli dell'altra Rupe, quella che guarda alla celebre dirimpettaia, si lavora per salutare la stagione più calda – mai, come quest'anno – e per aprire le porte alla nuova "Casina del Roseto".

Nella casetta in legno saranno custoditi in maniera permanente attrezzi ed utensili da giardinaggio, utili per la quotidiana cura delle rose. La cerimonia di inaugurazione, alla quale sono stati invitati i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale, prevede la benedizione da parte di don Danilo Innocenzi, alla guida della Parrocchia di Santa Maria della Stella e San Pietro Parenzo, e costituisce un ulteriore tassello inserito nel progetto "Il Paese delle Rose", promosso dall'Associazione Genitori di Orvieto.

Per arrivare al borgo, confidando nella clemenza meteorologica, ci si mette in cammino domenica 17 settembre alle 16 dal parcheggio del campo di calcetto dell'Oasi dei Discepoli di Sferracavallo percorrendo il sentiero tracciato dai bambini insieme alla Sottosezione CAI Orvieto, con una gradita sorpresa lungo il percorso.

Arrivati nella piazza principale, avrà inizio la festa vera e propria, con musica e un piccolo momento conviviale. Libero dalle auto, il parcheggio. Dalle 8 alle 24 vige, infatti, il divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli su tutta l'area. Presenza rassicurante, quella dei circa cinquecento tipi di rose che qui convivono, allocate in maniera vegetativamente corretta dal direttore scientifico del progetto, il rodologo Walter Branchi.

La prima è stata piantata nel 2011 ed è dedicata alla Madonna della Stella. È, questo del roseto, il progetto più ambizioso dell'A.Ge. Orvieto, presieduta da Monia Pieroni, nata nel 2008 e retta dall'impegno volontario di chi ne fa parte, che ha scelto di donare un po' del proprio tempo, idee o offerte per far vivere a lungo le rose. "Prendersi cura di qualcosa, anche di una rosa richiede tempo, impegno e passione. Solo così questo borgo continuerà ad essere luogo di bellezza e armonia".