Dario Pontuale presenta "Ciak si legge. Capolavori senza tempo raccontati a chi ha poco tempo"

Da Ernest Miller Hemingway a Nelle Harper Lee, passando per Cesare Pavese, Joseph Conrad, Gustave Flaubert e Beppe Fenoglio. Ventidue "ritratti di libri" che si avvicendano, non seguendo un ordine cronologico, geografico o tipologico, ma rispecchiando semplicemente l’incontro dell’autore con quei classici entrati con forza nella sua vita di lettore e addetto ai lavori. Dario Pontuale – romano, classe 1978 – è, infatti, scrittore, saggista e studioso di letteratura otto-novecentesca oltre che autore di romanzi come "La biblioteca delle idee morte", "L’irreversibilità dell’uovo sodo" e "Nessuno ha mai visto decadere l’atomo d’idrogeno".

Dopo aver curato edizioni di Flaubert, Maupassant, Zola, Musil, Stevenson, Conrad, London, Svevo, Salgari, Puškin, Tolstoj, Dostoevskij e compilato la biografica critica “Il baule di Conrad” per Nutrimenti, invita ora alla riscoperta di alcune pietre miliari delle principali letterature mondiali, che hanno conosciuto trasposizione cinematografica. "Ciak, si legge. Capolavori senza tempo raccontati a chi ha poco tempo" è il titolo del libro pubblicato per Ianieri Edizioni, con prefazione di Darwin Pastorini e postfazione di Valerio Nardoni, che presenterà mercoledì 5 luglio alle 19.15 a Bagnoregio, in Piazza Sant'Agostino 10E/F, atteso ospite del locale “Magna Civita – Coffe and Food”, dialogando con Claudio Fordini Sonni.

In 177 pagine, si alternano i ritratti degli autori arricchiti da note biografiche e aneddoti. In pochi istanti si passa così dal libro al film, dalla letteratura al cinema e viceversa, attraverso una particolareggiata scheda che conduce dalla carta alla pellicola. Ad impreziosire il libro, i disegni degli allievi del corso di illustrazione di Ale Giorgini – illustratore professionista e presidente dell’Associazione Illustri – della "Scuola Internazionale di Comics" di Padova.“Disegni figurativi, concettuali, metaforici, graffianti che rilanciano il rapporto tra la parola scritta e l'immagine”. In copertina, il lavoro di Fiorindo Ricci.

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