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Luci basse per l'Earth Day. Al Colle del Duomo, di notte l'arte si racconta

sabato 22 aprile 2017
di Davide Pompei
Luci basse per l'Earth Day. Al Colle del Duomo, di notte l'arte si racconta

La luce dell'arte, la salvaguardia del pianeta. Passa per l'illuminazione ridotta di alcune opere, lasciando in gran parte al buio l'ambiente restante, il contributo che Archeoares – società di servizi operativa nel settore dei beni culturali a livello nazionale sviluppando tutti gli aspetti ad esso connessi, integrando l’attività di ricerca con la promozione turistica del territorio – e il Polo Monumentale Colle del Duomo di Viterbo daranno sabato 22 aprile.

L'occasione è quella della Giornata Mondiale della Terra, nota anche come Earth Day, ovvero la più grande manifestazione ambientale del pianeta, che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in 192 Paesi del mondo, sostenendo la Green Generation, che "guarda ad un futuro libero dall'energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali".

Apertura serale e visita gratuita – ma a luci basse – dunque, a partire dalle 20 al Museo Colle del Duomo, realizzato nell'Anno Giubilare 2000 per volontà della Curia Vescovile sotto l’impulso di monsignor Salvatore Del Ciuco, al fine di conservare e valorizzare il patrimonio della Diocesi di Viterbo, e organizzato in tre sezioni. In quella Archeologica, sono fruibili reperti villanoviani, etruschi, romani e medievali ed è presente un piccolo saggio di scavo realizzato in occasione dei lavori di costruzione del museo.

Nella Sezione Artistica, è possibile conoscere l’arte espressa nel territorio a partire dal XIII secolo con la Madonna della Carbonara, ma anche di godere dei capolavori di Benvenuto di Giovanni, della "Crocefissione" tradizionalmente attribuita al grande Michelangelo e del caravaggesco Bartolomeo Cavarozzi fino alle opere dei protagonisti del settecento romano come Domenico Corvi. La Sezione Arte Sacra raccoglie, invece, il cosiddetto "Tesoro dei Papi" ovvero paramenti e oggetti sacri appartenuti a pontefici come Giovanni XXI e Pio IX ed elementi di pregio usati dai cardinali e dai vescovi, anche antichissimi come la veste di San Bonifacio, risalente al XII secolo.

Per l'occasione, Archeoares offrirà anche ai visitatori uno spettacolo alle 21:15 – con replica alle 22:30 – organizzato con la collaborazione della Banda del Racconto" e degli studenti del Master per Narratori di Comunità del Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell'Università degli Studi della Tuscia, durante il quale lo spirito del museo narrerà la storia delle proprie opere. "Una notte al museo" – questo il titolo – vedrà la partecipazione di Antonello Ricci, Pietro Benedetti, Roberto Pecci ed Elena Cangiano.
L'illuminazione sarà limitata alle opere, oggetto dello spettacolo teatrale, anch'esso ad ingresso libero, su prenotazione.

Per ulteriori informazioni:
347.7010187 – 389.0672580
comunicazione@archeoares.it 

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