editoriale

Le proposte della Confcommercio dannose per i consumatori

giovedì 21 novembre 2002
di Massimo Frellicca
Alcune precisazioni che si rendono necessarie in quanto le valutazioni fatte dall'Associazione sono strumentali e non condivisibili. Per quanto riguarda le posizioni assunte al tavolo della concertazione proposto dall'Amministrazione Comunale alle associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, successivamente all'approvazione del Piano delle Medie Strutture non è vero che siano state fatte promesse poi non mantenute. Abbiamo, invece, proposto una modifica del Piano che prevedeva la cancellazione di una delle due medie strutture previste nella 'Porta della città' e la modifica dell'art.16 che è stata poi oggetto del ricorso al TAR da parte di Confcommercio, peraltro, senza richiesta di sospensiva.

Avevamo riconfermato, inoltre, la 'ferrea volontà' di mantenere una media struttura al Petrurbani, peraltro, richiesta fortemente da tutti i commercianti di Piazza del Commercio. Dopo alcuni incontri e colloqui telefonici la Confcommercio ha deciso di 'non accettare' la nostra proposta mettendo sul tavolo alcune modifiche del Piano, inconcepibili, per l'Amministrazione Comunale, e cioè:

1) Togliere le due medie strutture della 'Porta della città' e soprattutto togliere quella al Petrurbani nel caso in cui la COOP si fosse spostata; 2) I contenitori da costruire nella 'Porta della Città' e l'attuale sito della Coop, si sarebbero dovuti riempire utilizzando le licenze presenti sul mercato con accorpamenti e concentrazioni; 3) I tempi stabiliti per riempire circa 6500 metri quadri con licenze esistenti, erano di 24 mesi, altrimenti si sarebbe dato vita alle tre medie strutture.

L'Amministrazione Comunale non ha ritenuto di accettare una proposta così 'dannosa' sia per i consumatori sia, soprattutto, per i commercianti, tant'è che l'altra associazione di categoria, la Confesercenti era di opposto avviso, in quanto: le licenze esistenti sul mercato orvietano non sono sufficienti per i tre contenitori: ci vorrebbe, infatti, la disponibilità di almeno 17 licenze; la ricerca di licenze, porterebbe ad operazioni speculative con cessioni forzate e chiusure di attività commerciali, in particolar modo nelle frazioni; infine, i 24 mesi di tempo per attuare la proposta della Confcommercio costituiscono una 'presa in giro' per i commercianti, poiché il risultato finale sarebbe, comunque, la presenza delle tre medie strutture.

La proposta della Confcommercio, dunque, andava contro il progetto di una modernizzazione complessiva della rete commerciale orvietana, e contro l'obiettivo di recuperare l'emigrazione di consumatori orvietani verso altre città. L'Amministrazione Comunale non ha fatto, perciò, alcuna promessa non mantenuta: non abbiamo alcun delirio di onnipotenza, non abbiamo nessun risentimento, non abbiamo offeso nessuno, abbiamo invece proposto, ed attueremo, un nuovo 'Sistema Commerciale' moderno e competitivo per i cittadini orvietani e non solo.

Nella foto l'assessore al Commercio Massimo Frellicca