editoriale

Stefano Cimicchi, ovvero una delusione senza fine

mercoledì 20 novembre 2002
di Direzione Confcommercio
In merito al durissimo ed immotivato attacco del quale Categoria e Associazione sono state fatte oggetto dal Sindaco Cimicchi a margine della riunione politica a sostegno del nuovo ipermercato, la Confcommercio Orvietana ha taciuto per quattro giorni perché personalmente il Sindaco nei confronti dei massimi dirigenti dell’Associazione si era stracciato le vesti promettendo smentite delle affermazioni attribuitegli e chiarimenti formali.

Rompiamo oggi la consegna del silenzio perché - ancora una volta - le promesse del Sindaco non sono state mantenute: già era successo nelle settimane scorse quando Cimicchi stesso aveva garantito che la fase di concertazione si sarebbe chiusa con una proposta comunale ufficiale di modifica del Piano delle medie Strutture e ciò non è avvenuto; senza minimamente prenderci in considerazione Egli ha svolto un incontro di fatto ristretto ai propri sostenitori nel quale ha ribadito i propri dictat offendendoci ingiustificatamente.

Viene da chiedersi il perché di questo atteggiamento: risentimenti mal celati? Delirio di onnipotenza? Più semplicemente noi riteniamo che, di fronte alla proposta di Confcommercio di consentire lo sviluppo delle medie strutture di vendita orvietane solo mediante gli automatismi previsti dalle Leggi nazionale e regionale (accorpamenti e/o concentrazioni) favorendo quindi un’evoluzione non traumatica della rete distributiva locale peraltro già operante in un mercato ristretto ed asfittico, al Sindaco possa essere mancata la terra sotto ai piedi rispetto a progetti di ben più ampia portata e che prevedevano licenze ex novo da Lui ormai date per scontate.

Alla nostra proposta sensata ed equilibrata si è risposto con uno sterile confronto strumentale a dilazionare i tempi, mentre si preparava, non avendo altri argomenti, un proditorio attacco politico contro di noi.

Abbiamo ancora una volta voluto credere alle buone intenzioni dei nostri Amministratori e ancora una volta siamo stati delusi: alla Confcommercio orvietana - nostro malgrado - non rimane altra strada che quella di tutelarsi e tutelare legalmente la categoria che rappresenta nonché di invitare già per il prossimo futuro i colleghi a dimostrazioni anche clamorose e che esprimano appieno il nostro sdegno.